Casa passiva: l’edilizia sostenibile ed ecologica


Attraverso l’uso sapiente di materiali e dispositivi si possono creare edifici che permettono un forte risparmio energetico
Casa passiva: l’edilizia sostenibile ed ecologica

Cos’è la casa passiva o Passivhaus? E’ un edificio che, grazie a un uso sapiente dei materiali e di altri accorgimenti quali l’esposizione al sole e i sistemi di ventilazione, permette di ridurre al minimo il consumo di energia per riscaldare gli ambienti. E’ un tipo di costruzione sostenibile, altamente ecologica e di certo innovativa.

Nata alla fine degli anni ’80 da una ricerca combinata di due università nord-europee, la casa passiva è considerata da molti come la soluzione abitativa per le nuove generazioni. E’ ancora poco diffusa, specie in Italia dove il clima temperato genera la necessità di adeguare il progetto originario adatto al clima continentale. Non è un caso, infatti, che la casa passiva sia molto più diffusa nei paesi dell’Europa settentrionale e centrale come Germania, Francia, Austria, Svezia, Olanda, Svizzera.

Ma come funziona e quali sono le caratteristiche della casa passiva?
Attraverso accorgimenti che riguardano la coibentazione delle pareti, le finestre e gli infissi termici, l’esposizione solare, l’impianto di ventilazione è possibile trattenere aria calda nei periodi estivi e climatizzare l’appartamento nei mesi estivi. Tutto ciò con un gran risparmio di fabbisogno energetico e con una riduzione drastica dei consumi.

Per quanto riguarda l’isolamento termico, l’idea è stata quella di aumentare lo spessore del materiale isolante, dai tradizionali 8-10 centimetri ai 30 centimetri circa. Inoltre, anche il posizionamento dello strato isolante è stato rivisto: da una collocazione più interna si è passati a una collocazione più esterna ed estesa su tutto il perimetro dell’edificio.
Finestre e infissi sono stati studiati in modo tale da accumulare calore e da ridurne al minimo la dispersione. Le finestre sono concepite a triplo vetro anziché doppio in modo da risultare più isolanti. Inoltre, per ridurre le fuoriuscite di calore dagli infissi, è stata studiata una soluzione che prevede un minor numero di finestre totali, ma di dimensione maggiore. Il vetro, risultando più isolante degli infissi, diventa dunque l’elemento principale. Il concetto è: meno finestre, ma più grandi! Soluzione, questa, che permette anche una maggiore illuminazione degli ambienti. Non solo, attraverso pareti a vetro più estese è possibile far filtrare maggiormente il calore generato dal Sole.
Qui, trova particolare importanza l’esposizione dell’edificio. Le finestre devono essere poste nelle pareti più esposte ai raggi solari per massimizzare il recupero di calore, mentre nelle pareti meno soleggiate si predilige la coibentazione con materiale isolante. Se nei periodi estivi è possibile accumulare calore tramite le grandi finestre, d’estate è possibile climatizzare la casa attraverso soluzioni che consentano una efficiente ombreggiatura, ad esempio, con alberi a foglie caduche (d’estate creano ombra, d’inverno consentono il passaggio della luce solare).
Anche la ventilazione è elemento essenziale. Attraverso una ventilazione controllata è possibile gestire lo scambio di calore tra aria in entrata e in uscita e permette una diffusione omogenea del riscaldamento in tutti i locali della casa.

La scarsa diffusione della casa passiva si deve sostanzialmente al costo attuale per la sua costruzione rispetto a quello sostenuto per una casa tradizionale e dalla necessità di trovare un esperto in grado di progettarla. L’auspicio è che, con il tempo, la casa passiva diventi lo standard abitativo del futuro in grado di generare risparmi notevoli di fabbisogno energetico con buona pace per l’ambiente!

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