Festeggiate il Capodanno…


…ma non bisogna mettersi alla guida in stato di ebbrezza
Festeggiate il Capodanno…

Le pagine della cronaca dei giornali sono purtroppo spesso piene di episodi di incidenti, a volte mortali, causati dalla guida in stato di ebbrezza. E durante le festività natalizie, pasquali o di ferragosto, i fatti di cronaca registrano un picco dovuto al rientro a casa dopo aver abbondantemente brindato durante i festeggiamenti. Solo in questi ultimi giorni la cronaca ha registrato sei ritiri di patente per guida in stato di ebbrezza nel savonese, altre 11 persone denunciate nel bergamasco perché risultate positive al test che ha rivelato un tasso alcolico superiore allo 0,8 g/l. Ancor più grave l’incidente causato da un uomo in provincia di Lucca che, ubriaco a bordo della sua auto, ha travolto due ragazzi in scoter. Uno dei due è stato ricoverato in ospedale in prognosi riservata per un grave trauma toracico. E ancora, sempre durante queste festività natalizie, altri episodi di ritiri patente si sono verificati vicino Grosseto, Casale Monferrato, Lecce, ecc...

L’elenco, purtroppo, è lungo. La legge, da parte sua, ha cercato di mettere un freno al fenomeno della guida in stato di ebbrezza appesantendo le pene previste e abbassando la soglia alcolemica oltre la quale scatta il ritiro della patente. Vediamo allora, cosa prevede il nostro ordinamento. Il reato di guida in stato di ebbrezza è disciplinato dall’articolo 186 del Codice della Strada. Il nostro ordinamento ha previsto tre diverse ipotesi di gravità di "stato di ebbrezza". In particolare:

1) Ipotesi più lieve: se viene accertato un tasso alcolemico compreso tra lo 0,5 g/l (grammi per litro) e lo 0,8 g/l non si è sanzionabili da un punti di vista penale, ma esclusivamente con una "sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 527 a euro 2.108". Oltre alla sanzione pecuniaria, viene applicata anche una sanzione amministrativa accessoria che consiste nella sospensione della patente da tre a sei mesi - art. 186 CdS, comma 2, lett. a)

2) Ipotesi media: se viene accertato un tasso alcolemico compreso tra lo 0,8 g/l e l’1,5 g/l si commette un reato penale, punito anche con sanzioni amministrative. La legge prevede l'ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l'arresto fino a sei mesi oltre alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno - art. 186 CdS, comma 2, lett. b)

3) Ipotesi grave: se viene accertato un tasso alcolemico superiore all’1,5 g/l si commette il caso del reato penale più grave, punito anche con sanzioni amministrative. La legge prevede l'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l'arresto da sei mesi ad un anno oltre alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se l’automobile appartiene a una persona diversa dal conducente, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata mentre la patente è sempre revocata in caso di recidiva entro i due anni successivi. Infine, altra sanzione applicata è la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, a meno che l’auto non sia di proprietà di chi ha commesso il reato - art. 186 CdS, comma 2, lett. b)

Se, infine, guidando in stato di ebbrezza si provoca un incidente mortale, in base all’art. 589 del codice penale, si è puniti con la reclusione da due a sei anni che aumentano da tre a dieci anni se il tasso alcolemico rilevato è superiore all’1,5 g/l. Dal 2015, inoltre, dovrebbero arrivare pene ancora più pesanti dato che dovrebbero essere introdotti il reato di omicidio stradale e il ritiro della patente a vita.

A nulla, poi, serve rifiutarsi di sottoporsi al test poiché in caso di diniego si rischiano le sanzioni previste dall’ipotesi più grave, cioè quelle applicate per la guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico accertato superiore all’1,5 g/l.

In conclusione, festeggiare non è certo un reato, ma mettersi alla guida dopo aver alzato il gomito lo può diventare. E aldilà dello spauracchio della legge, è bene non esagerare soprattutto per la propria e l'altrui incolumità…

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