Jobs act: le novità


Con il Jobs act viene mutata la normativa lavoristica semplificando la costituzione del rapporto di lavoro
Jobs act:  le novità
L’idea di fondo del Jobs act è di avere un unico contratto a tutele crescenti con assunzione a tempo indeterminato.
Andranno, pertanto, a scomparire le varie forme contrattuali introdotte dalla legge Biagi compresi i contratti a progetto che hanno rappresentato vere sacche di sfruttamento mascherando per autonome posizioni lavorative invero di carattere subordinato.
Non è chiaro cosa ne sarà dei c.d. lavoratori a partita IVA e se la chiusura dei rapporti di collaborazione amplierà la platea di tali lavoratori, poichè, anche in questi casi, come nel lavoro a progetto, si è abusato pesantemente della normativa.

Tutela crescente sta a indicare che la stessa crescerà col crescere dell’anzianità lavorativa.
I primi tre anni, comunque, andranno a rappresentare una sorta di prova lunga con tutela ridotta.
Altro aspetto interessante del Jobs act è relativo alla modifica dell'art 18 S.L. in quanto la reintegra che si avrà solo per licenziamenti nulli/discriminatori e in alcuni casi per licenziamenti disciplinari. Se invece, il licenziamento troverà causa in motivi economici, il c.d. licenziamento per giusitifcato motivo oggettivo, si avrà solo solo tutela risarcitoria.
Le mansioni del lavoratore potranno essere gestite in modo più elastico essendo previsto anche il demansionamento in presenza di ristrutturazioni e conversioni aziendali.

Vi è una nuova indennità di disoccupazione, "Naspi" che andrà a sostituire l’Aspi, introdotta con la riforma Fornero del 2012. Tale indennità è esclusa per i dipendenti del pubblico impiego assunti a tempo indeterminato e per gli operai agricoli anch’essi a tempo indeterminato. Sono inclusi nella prestazione anche quei lavoratori dimissionari per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il trattamento di disoccupazione sarà rapportato ai contributi versati dal lavoratore e varrà anche per i collaboratori.
La Cig potrà essere autorizzata a condizione che non cessi l’attività aziendale e sarà di due anni sia per la cassa integrazione ordinaria sia per quella straordinaria mentre in precedenza, per la seconda, era di anni quattro.

E’ prevista la creazione di un'agenzia nazionale per il lavoro al fine di facilitare l’incontro tra l’offerta e la domanda. C'è solo d'augurarsi che si caratterizzi in modo innovativo in quanto, in questo campo, le esperienze sono sempre state negative.

E' prevista l’introduzione dell’indennità di maternità per tutte le donne lavoratrici nonchè il diritto per le lavoratrici madri parasubordinate ad ottenere assitenza anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia omesso di versare i contributi. La tutela della maternità, pertanto, verrà estesa anche alle lavoratrici prive di contratto a tempo indeterminato.

Di sicuro interesse per l'imprenditore è il previsto esonero dalla contribuzione INPS nel limite di un tetto massimo di € 8.060,00 a valersi solo per i contratti sottoscritti nel 2015 e per un perido non superiore a 36 mesi.

Articolo del:


di Vito S. Manfredi

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse