La Corte Europea condanna l`Italia


Rapporto nonni-nipote: le autorità italiane non hanno compiuto gli sforzi necessari per salvaguardare il legame familiar
La Corte Europea condanna l`Italia
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Sentenza n. 17404 del 20.01.2015
Condanna CEDU all’Italia - rapporti dei nonni con la nipote - interruzione - mancata tutela del diritto al rispetto della vita familiare ex art. 8 Cedu

In fatto è accaduto che i nonni paterni di una bambina avessero passato, in costanza di matrimonio del loro figlio con la moglie, molto tempo con la nipote, avendo con la stessa ottimi rapporti.
Nel maggio 2002 la nuora dei ricorrenti ha chiesto la separazione dal marito (figlio dei ricorrenti) e nel giugno 2002 si aperto un procedimento penale contro il padre della bambina per presunti abusi sessuali sulla figlia, processo conclusosi nel 2006 con una sentenza di assoluzione ("perché il fatto non sussiste").
Ad agosto del 2002 la madre della bambina ha introdotto un procedimento di decadenza della potestà contro il marito avanti al Tribunale per i Minorenni di Torino; da allora i nonni non hanno più avuto la possibilità di incontrare la nipote. Il Tribunale di Torino aveva dapprima invitato i servizi a predisporre un programma che permettesse ai nonni di reincontrare la nipote, cosa mai avvenuta.

Successivamente nel 2007, su relazione della psicologa dei servizi sociali che aveva denunciato il malessere della nipote nel reincontrare i nonni associandoli alla figura del padre presunto abusante, ha ordinato la sospensione degli incontri nonni - nipote, archiviando la domanda di decadenza dalla potestà genitoriale del padre in ragione dell’assoluzione dall’accusa di abusi sessuali in sede penale. La Corte d’Appello adita dai nonni ha confermato la decisione del TM ed anche la Corte di Cassazione ha rigettato il loro ricorso.

I nonni, impediti dal 2002 dal poter incontrare la loro nipote, hanno adito la Corte CEDU denunciando da parte della giustizia italiana la violazione dell’art. 8 della CEDU sul diritto al rispetto della vita familiare.
La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia sul presupposto che le autorità competenti non avessero compiuto gli sforzi necessari per salvaguardare il legame familiare e non avessero adoperato la diligenza necessariamente richiesta. La Corte non intende sostituirsi alle autorità competenti nazionali, maggiormente competenti a procedere alle valutazioni però non può esimersi dal constatare che i ricorrenti non avevano potuto vedere la nipote per almeno 12 anni e che la rottura totale dei rapporti, basata sulle relazioni dei s.s. e degli psicologi, ha avuto conseguenze molto gravi per le relazioni familiari. La Corte ha, dunque, ritenuto di condannare l’Italia per la violazione dell’art. 8 CEDU per non aver adottato gli sforzi e le misure necessarie a preservare il legame familiare in questo caso esistente tra i nonni e la nipote.

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di Avv. Antonella Beretta

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