Traumi infantili e disturbi in età adulta


I traumi da separazione dai genitori nei bambini è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di diversi disturbi psicologici nell'arco della vita
Traumi infantili e disturbi in età adulta
La separazione precoce dai genitori (per morte, divorzio o un lavoro lontano da casa) è uno dei fattori di rischio più indagati.

I dati tendono a dimostrare che bambini e adolescenti che hanno vissuto questa esperienza sviluppano più sintomi d'ansia e di depressione rispetto agli altri e mostrano variazioni psicofisiologiche durature che costituiscono indicatori di rischio per diversi disturbi nell'arco della vita.

Lo studio
Uno studio dei ricercatori del San Raffaele di Milano, condotto su 700 gemelli, fatto in collaborazione con il Norwegian Institute (Norvegia), il Queensland Institute (Australia), il Virginia Institute (Usa), pubblicato su "The Archives od General Psychiatry", dimostra che bimbi geneticamente predisposti, se vivono esperienze di distacco dai genitori, come la morte di uno dei due o la separazione, hanno più probabilità di ammalarsi, da adulti, di attacchi di panico.
Ambiente e fattori genetici

Il risultato, emerso da test e interviste, è che le persone con attacchi di panico sono significativamente più numerose tra i gemelli che da piccoli avevano subito traumi da separazione (lutto, divorzio...).

Studiando popolazioni diverse, in culture diverse (Italia, Nord Europa, Nord America) si è visto che eventi precoci di separazione dai genitori, aumentano il rischio per psicopatologia, a volte semplicemente addizionandosi alla quota di rischio di natura genetica.

Cosa può indicare questa sorta di interazione tra geni ed ambiente?
Un'interpretazione generale è che la nostra biologia non smette di essere sensibile al mondo al fuori di noi, l'ambiente. Ed interagisce e modifica i suoi effetti in funzioni di questo.

Ma un'implicazione semplice e pratica è che un bambino che vive un evento di separazione precoce e prolungata da una figura parentale merita particolare attenzione, perché probabilisticamente è a maggior rischio per sviluppare sintomi ansiosi e depressivi

Non siamo tutti uguali
L'incidenza di nuclei familiari nei quali - per diverse ragioni - si verifica l'allontanamento di un coniuge mentre i figli sono ancora dipendenti dai genitori è in aumento e, per motivi sociali ed economici relativamente ovvi, è probabile che tale prevalenza non sia mai stata così elevata in una società umana.

I dati indicano che di fronte alla perdita di un genitore non tutti i bambini sono uguali e che parte delle risposte "di crisi" sono spiegabili anche in termini di vulnerabilità genetica, con elementi di rischio che possono espletare la loro azione su un arco temporale prolungato.

Come poter intervenire?
Ma se le sollecitazioni dell'ambiente intervengono e modificano la risposta dell'individuo, intervenire su tali problemi attraverso percorsi e trattamenti terapeutici puo' incidere a ridurne gli effetti e le conseguenze evitando o provvedendo in senso migliorativo all'incidenza psicopatologica.

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di Dott. Pietro Milazzo

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