Scale per interni, come scegliere?


Tipologie di scale interne, forme e materiali. Dimensionamento di una scala e normativa di riferimento
Scale per interni, come scegliere?
Le scale per interni possono essere di calcestruzzo armato, di legno, di acciaio e di vetro. Le moderne scale prefabbricate consentono un elevato grado di personalizzazione e si prestano ad essere impiegate in tutti gli interventi: nuova costruzione, ristrutturazione, recupero. Nella progettazione degli spazi interni ormai è consuetudine lasciare la scala a vista in modo che sia parte integrante dell’arredo, nel contempo funzionale ed esteticamente gradevole. Le scale in calcestruzzo vengono realizzate in opera, anche se ne esistono in commercio di tipo prefabbricato. Per la loro realizzazione è importante tener conto del peso proprio e quindi del carico incidente sulle strutture. Inoltre, non potranno essere modificate nell’ipotesi di riqualificazione degli ambienti se non nella scelta dei rivestimenti. Le scale prefabbricate trovano un impiego più duttile in quanto adattabili alle proprie esigenze. La scelta dei materiali, l’abbinamento dei colori, la preferenza dei dettagli rendono la scala un elemento di interior design. In commercio si trovano soluzioni di vario genere: strutture modulari, chiocciole, tagli laser, cosciali in legno, gradini in vetro o legno o lamiera, scale in lamiera piegata, oppure a sbalzo ancorate direttamente alla muratura. Per progettare correttamente una scala si devono considerare alcuni aspetti importanti degli ambienti interni, vale a dire: le dimensioni del foro del solaio dove sarà realizzata la scala e la quota di interpiano; la disposizione delle pareti nel piano di partenza e le caratteristiche strutturali; la presenza di finestre o porte; l’eventuale passaggio di impianti sottotraccia. Il dimensionamento delle scala deve tener conto dei requisiti minimi imposti dalla normativa nazionale e delle prescrizioni riportate nel Regolamento Edilizio Comunale. Le scale ad uso privato devono avere una larghezza di almeno 80 cm, ed una pedata minima di almeno 25 cm. L’alzata viene definita dal rapporto ergonomico 2a + p = 62 ÷ 64 cm (vale a dire che la somma tra la pedata e il doppio dell’alzata deve ricadere all’interno dell’intervallo tra 62 e 64 cm). Il rapporto ergonomico ideale è verificato con una pedata da 30 cm e l’alzata da 17 cm. Le ringhiere, i parapetti e le balaustre possono essere di vari materiali come il metallo verniciato, l’acciaio inox, il legno, il vetro. Anche per questi vi sono delle indicazioni dettate dalla normativa per quanto riguarda: l’altezza del parapetto che deve essere almeno di 100 cm misurati dallo spigolo del gradino o dal pavimento finito; lo spazio vuoto tra le colonnine verticali e/o orizzontali che non devono essere attraversabili da una sfera di 10 cm di diametro; le eventuali fasce orizzontali che devono risultare difficilmente scalabili soprattutto da parte dei bambini. Le scale che vengono progettate all’interno di spazi aperti, rimanendo a vista, si integrano con l’ambiente circostante e diventano esse stesse parte dell’arredamento della casa. Per questa ragione esistono varie tipologie per forma e per materiali che permettono di coniugare estetica e funzionalità, personalizzando l’ambientazione degli spazi. Le scale a giorno si presentano con alzata aperta o chiusa, a rampa unica o con forma ad L oppure ad U, con pianerottoli intermedi oppure con ventagli a 45° o a 30°. I cosciali possono essere in legno o in acciaio. In taluni casi i gradini possono essere ancorati alla muratura laterale, creando quindi una scala a sbalzo, spesso abbinata con parapetti in vetro. Le scale a chiocciola riducono lo spazio di ingombro e sono pensate soprattutto per raggiungere vani secondari come soppalchi o mansarde. Possono essere a pianta tonda o quadra, a seconda del foro eseguito nel solaio o al tipo di estetica che si desidera ottenere. Le autorizzazioni necessarie per realizzare una scala interna dipendono dal tipo di intervento previsto e dal Regolamento Comunale ove è ubicato l’immobile. La maggior parte delle volte è consuetudine inserire il disegno della scala all’interno del progetto generale o di layout degli ambienti, già in fase di richiesta di Permesso di Costruire o di SCIA. La tipologia di pratica edilizia dipende dal tipo di attività che si dovrà eseguire e dalle caratteristiche dell’immobile interessato. Pertanto si dovrà accertare l’esistenza o meno di vincoli (storici e/o architettonici) e se gli interventi prevedono modifiche alle strutture esistenti (es. apertura del foro nel solaio).
La normativa vigente stabilisce le regole per il dimensionamento delle scale interne, sia per uso pubblico sia di uso privato: Legge n.13 del 09/01/1989 ed il successivo D.M. n.236 del 14/06/1989 riguardano le "disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche"; D.P.R. n.380 del 06.06.2001; Norma UNI 10804 definisce le proprietà dimensionali e le prestazioni meccaniche delle scale prefabbricate; Norma UNI 10809 stabilisce le caratteristiche delle ringhiere, balaustre e parapetti prefabbricati in funzione della loro destinazione d’uso e dell’ambiente di installazione; Norma UNI 11019 definisce le caratteristiche dimensionali della scale compatibili con gli impianti servoscala.

Articolo del:


di Mirko Zonta

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse