Nuovo regolamento strutture ricettive extralberghi


Come cambia la gestione delle attività extralberghiere (Parte Prima),
Ostelli Per La Gioventù (art. 5)
Nuovo regolamento strutture ricettive extralberghi
"Questo nuovo regolamento ha la volontà di combattere l’abusivismo dilagante attraverso regole chiare e puntuali che valgano per tutti, nonché ha come primo obiettivo disciplinare le attività distinguendo in primo luogo tra chi questa attività la svolge in forma saltuaria e chi in forma continuativa."

In data 10 settembre 2015 - è stato, pubblicato, sul BURL n°73/2015 - il nuovo regolamento per le strutture ricettive extralberghiere della Regione Lazio: in pratica è la nuova regolamentazione di b&b (bed and breakfast), affittacamere e similari. Era nell’aria questo nuovo cambiamento del regolamento, che è stata pubblicata pochi mesi prima dell'inizio del nuovo Giubileo 2015 indetto da Papa Francesco. Vediamo con questo articolo, velocemente le nuove caratteristiche della disciplina. Con il presente testo non mi interessa produrre ipotesi di natura politica riguardanti chi o cosa potrebbe aver generato l'esigenza di questa nuova regolamentazione, ma bensì solo delineare cosa cambierà rispetto al passato per chi ha già una struttura extralberghiera o per chi sta pensando di intraprendere l'attività. Partiamo da una sicurezza, ovvero che la regolamentazione attualmente in vigore è più complessa da leggere di quella appena approvata, pertanto dal punto di vista della chiarezza dei contenuti del regolamento sono stati fatti dei passi avanti.

I PUNTI SALIENTI
ostelli per la gioventù (art. 5) - gestibili in forma non imprenditoriale solo da enti no profit o cooperative sociali; l'attività prevede che l'immobile abbia destinazione d'uso turistica di alloggio collettivo, dunque ha un diverso carico urbanistico rispetto al residenziale (e dunque prevede un cambio d'uso in immobili a destinazione diversa ). Non sembrano imposte limitazioni alla capacità ricettiva. Questa sarà l'unica attività non imprenditoriale che potrà operare 365 giorni l'anno e le eventuali chiusure obbligatorie imposte dal comune in base all'art. 3 non li riguarderà. La versione imprenditoriale degli ostelli è definita Hostel (art. 6), che prevede sempre la destinazione urbanistica specifica, ma con il vincolo che il solo Comune di Roma potrà definire delle zone in cui si potranno aprire nuove attività di questo tipo.

CONTINUA IN PARTE SECONDA (Case e Appartamenti per le vacanze)

Articolo del:


di Geometra Burgio Pierluigi

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