La profezia che si autoavvera


Quando le nostre convinzioni diventano automatiche possono dirigere in maniera inconscia le decisioni importanti che prendiamo nella nostra vita.
La profezia che si autoavvera
La profezia che si autoavvera (self fulfilling prophecy) è un concetto molto caro a noi psicologi: lo conosciamo bene perchè è un fenomeno che ritroviamo con grande frequenza nella vita di tante persone. Essa è una sorta di autoinganno: per spiegarla vi riporto una storia. Giulia, 24 anni, vive a Roma e sta preparando il suo ultimo esame prima della laurea in giurisprudenza. Giulia ha studiato a lungo e in maniera approfondita per poter finalmente terminare gli esami universitari. Purtroppo Giulia è convinta che non supererà l'esame: si reputa una persona troppo sfortunata e così studia per questo ultimo esame in maniera molto intensa ma anche molto ansiosa. Il giorno dell'esame arriva con un carico di ansia e di stress enorme, che la porta a non riuscire a rispondere nemmeno alle domande più semplici. Accade così che Giulia non supera quell'esame. Cosa era accaduto? Il pensiero di fallimento e la paura si erano fatti così concreti nella mente di Giulia tanto da far si che i suoi comportamenti andassero esattamente in quella direzione. Le energie di Giulia si erano focalizzate più sul fallimento che sulla motivazione a superare l'esame, anche se lei non se ne era affatto resa conto.
Come per Giulia, esistono altrettanti casi cui le credenze condizionano profondamente le scelte di vita che si fanno, alcune anche molto importanti, come la scelta di avere una famiglia, di cambiare lavoro, di trasferirsi in un'altra città. Alla base del meccanismo di autoinganno ci sono appunto le credenze interiorizzate, indotte da noi stessi o da altri, che ci portano al convincimento inconsapevole che quella che stiamo percorrendo sia l'unica strada che ci è possibile percorrere, e così facendo ci intrappolano in una scelta obbligata.
Come interviene lo psicologo
Le credenze nascondono sempre sofferenze nella vita della persona e riguardano gli aspetti del proprio passato che l'hanno portata a compiere delle scelte che non avrebbe voluto fare. Il percorso terapeutico in questo senso si basa sull'emersione di tali credenze, un processo molto delicato perchè queste credenze rappresentano anche le certezze che il paziente si è dato nella vita, e spesso e volentieri rappresentano persino delle scelte genitoriali, e come tali non facili da mettere in discussione. In concomitanza con questa consapevolezza è chiaro che emergono anche i blocchi con cui il paziente ha convissuto prima di rendersi conto che la propria strada era un'altra, quindi anche tutta una serie di possibilità che il paziente non si è dato ma che ora comincia a concepire. Un percorso difficile ma che va in direzione della completa realizzazione della persona, dell'individuo in quanto tale, condizione necessaria per il proprio benessere.
dott.ssa Anna D'Ecclesiis - Psicologa/psicoterapeuta
Per ulteriori informazioni si potrà visitare il sito:
http://www.archepsicologia.it/
http://www.psicologaannadecclesiis.it/
Studio di psicoterapia Viale Pico della Mirandola 56 - ROMA

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di dott.ssa Anna D'Ecclesiis

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