Accusa ingiusta? Una nuova arma contro la calunnia


Una recente sentenza della Corte di Cassazione potrà proteggerci dalle calunnie? I Giudici di merito valuteranno le testimonianze esagerate?
Accusa ingiusta? Una nuova arma contro la calunnia
Circa due anni fa scrissi un articolo sulla problematica delle accuse ingiuste.
In quella sede giunsi alla conclusione che, purtroppo, il sistema giudiziario italiano è costruito in modo tale da sconsigliare di procedere immediatamente ad una contro denuncia per calunnia quando si è accusati ingiustamente salvo casi palesi.

Infatti finchè è pendente il procedimento iniziato con la denuncia calunniosa la Procura non prenderà in considerazione la denuncia presentata dall’indagato e pertanto nell’articolo precedente sostenevo la necessità di concentrarsi sulla difesa dall’accusa ingiusta per poi, una volta assolti, valutare se fosse il caso o meno di denunciare o agire civilmente per danni.

Nel sistema italiano, contrariamente al messaggio che sembra passare dalla stampa e contrariamente a quanto disposto dalla Costituzione, non basta essere innocenti... bisogna provarlo.
Una volta assolti però fino a poco tempo fa doveva essere provato anche il dolo della calunnia per ottenere il risarcimento dei danni patiti in conseguenza della denuncia calunniosa.
Adesso, per fortuna, la Cassazione con la sentenza n° 9874/16 ha stabilito che "sussiste il reato di calunnia anche quando il fatto, oggetto della falsa incolpazione, sia diverso e più grave di quello realmente commesso dalla persona incolpata".

Tale condizione si verifica quando la diversità riguardi modalità essenziali della realizzazione che ne modifichino l’aspetto strutturale e incidono sulla maggiore gravità.
Tale sentenza, in pratica, sanziona quella odiosa e diffussima pratica di ingigantire i fatti da parte della parte offesa, soprattutto quando questa si costituisce parte civile nel processo penale avendo così un interesse economico alla condanna dell’ingiustamente denunciato.
Tale interesse economico spesso costituisce movente per calunnie e false testimonianze.

Adesso non ci resta che sperare che i Giudici di merito recepiscano tale orientamento ed inizino a rinviare gli atti alla Procura per falsa testimonianza o calunnia quando si accorgono che il testimone/parte offesa sta dicendo il falso o quanto meno sta ingigantendo i fatti.

Per approfondimenti "Accusa ingiusta? Quali strade intraprendere".

Articolo del:


di Jacopo Pepi

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