Il valore dei nostri sogni


Un approccio ai sogni con un nuovo punto di vista più fruibile
Il valore dei  nostri sogni
Questa è una vecchia storia inglese che parla del valore dei sogni. C’era una volta un vecchio venditore ambulante che viveva una vita semplice in un villaggio di campagna. Non possedeva quasi nulla, a parte un piccolo cottage con un grande albero di ciliegio sul retro. Una notte l’uomo sognò di andare a Londra e trovare sotto il London Bridge un sacco pieno d’oro. Non riuscì a togliersi il sogno dalla testa tanto che, nonostante la moglie lo prendesse per pazzo, decise di andare a Londra a cercare l’oro. Il viaggio fu lungo e stancante ma riuscì a trovare il posto in cui si trovava l’oro nel suo sogno. Scavò ma non trovò nulla. Caparbio decise di rimanere qualche giorno lì e scavò tante altre buche intorno ma non trovò mai nulla. Il giorno in cui decise di partire si avvicinò a lui l’oste della locanda di fronte e gli disse: "buon uomo perché ha scavato tutte queste buche?" Il vecchio ambulante gli disse del sogno e l’oste rispose: "Ah! ecco perché ero venuto da lei volevo dirle che pure io in un sogno scavavo delle buche ma sotto un albero di ciliegio in un vecchio cottage e trovavo qualcosa...si forse trovavo dell’oro". Il vecchio ambulante salutò cortesemente e corse a casa sua dove sotto l’albero di ciliegio trovò veramente un sacco pieno d’oro.
Come il venditore ambulante della storia anche noi viviamo in una società che non da valore ai sogni. Quando un bambino ha un incubo gli diciamo: "è solo un sogno" intendendo dire che non c’è nulla di più; quando affermiamo di una persona è solo un sognatore sottolineiamo la sua mancanza di concretezza. A scuola poi capitava di essere sgridati se sognavamo ad occhi aperti. Non è universalmente riconosciuta l’idea che i sogni possano essere uno strumento per accedere ad una fonte eccezionale di informazioni riguardo il nostro passato, il nostro presente, il nostro futuro; nelle società antiche si riteneva che i sogni avessero qualità mistiche e potenti, alcuni li ritenevano messaggi inviati dagli dei, una chiave per svelare i misteri dell’universo. Altri affermavano che i sogni conducessero in un mondo completamente diverso, reale tanto quello della veglia. In molte culture gli sciamani interpretavano i sogni per avere indicazioni sugli eventi futuri, mentre i guaritori indigeni di tutto il mondo si affidavano ai sogni per ottenere indicazioni per curare disagi e malattie. Nella nostra cultura occidentale i sogni sono associati all’inconscio, l’aspetto più "nascosto" del sé. Molti psicoterapeuti lavorano con l’interpretazione dei sogni in terapia perché si ritiene che il sogno sia la rappresentazione simbolica, dei pensieri, dei sentimenti, dei desideri più forti e profondi del paziente. Invece molte persone di scienza rifiutano tale ipotesi considerando i sogni solamente uno stato neurologico.
I sogni sono simili alle poesie, ai dipinti, il loro linguaggio è molto diverso da quello comune, è un linguaggio che parla direttamente alla nostra anima, evocando pensieri, sentimenti, immagini che fanno risuonare qualcosa di profondo in noi. Se cerchiamo di analizzare i sogni in base al loro significato letterale ed intellettuale non saremo in grado di scoprire e sperimentare i significati più profondi e più complessi che essi veicolano; se i sogni ci sembrano solo strani o spaventosi ci rifiutiamo di capirli e dunque cerchiamo di dimenticarli privandoci della possibilità di trovare "l’oro". Il linguaggio del sogno invece è il linguaggio della metafora. Se, per esempio, in un sogno siete sconvolti perché vi rendete conto di non avere indossato i vestiti per andare al lavoro, questo potrebbe indicare che temete di esporvi o che vi sentite vulnerabili, aspetti che forse dovrebbero essere esplorati. Tutto quello che si trova nel sogno è come un simbolo multidimensionale e non la semplice rappresentazione di qualcosa. I sogni sono molto più spettacolari dei nostri pensieri quotidiani, se quindi risultano scioccanti o strani è per attirare la nostra attenzione.
Se, per esempio, sognate di attaccare violentemente ed uccidere il sorvegliante di una galleria d’arte per rubare un dipinto, non sta a significare che siete un maniaco omicida con tendenze cleptomani ma che avete tanta rabbia che magari non sapete di avere o che non riuscite ad esprimere da svegli; spesso nei sogni compaiono proprio tratti della nostra personalità che non ci piacciono, che non riconosciamo o che cerchiamo di rinnegare, così compaiono nei sogni "gridando" e cercando di attirare la nostra attenzione in ogni modo. Non ascoltare questo "grido" potrebbe anche significare non ascoltare le nostre importanti risorse, risorse a cui attingere per poter esprimere appieno la nostra personalità.

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di Monica Capisani

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