Focus seggiolini e sistemi di ritenuta per bambini


E' argomento molto caldo e sentito ma, per le tristi notizie che ci giungono troppo spesso, deficitario nelle applicazioni reali del quotidiano.....
Focus seggiolini e sistemi di ritenuta per bambini
Sempre in tema di sicurezza passiva negli autoveicoli, tocchiamo oggi un argomento molto caldo e sentito ma, stranamente e ancora una volta, per le tristi notizie che ci giungono troppo spesso, deficitario nella applicazione reale del quotidiano. È molto frequente vedere scene dove al volante, soprattutto mamme e nonni....qualche papà, inconsapevoli del rischio, trasportano i bambini senza adottare le necessarie precauzioni (Qui una mia foto di penosa situazione reale http://www.gaetanoesposito.org/focus-su-seggiolini-e-sistemi-di-ritenuta-per-bambini/..copia/incolla su browser). Ovvio precisare che l’osservazione non è una accusa nei confronti di chi esercita un ruolo essenziale e fondamentale nella gestione familiare, però il riscontro oggettivo non può mancare fino a giuste riflessioni, abbinate alle norme di riferimento sulle quali, qui di seguito, si farà una esplorazione mirata quanto essenziale. La norma europea per dispositivi di sicurezza per bambini è la ECE/R44.04, ad essa si rifanno i costruttori/produttori di seggiolini. Questa versione mantiene la ECE R44/03 ritenuta conforme agli standard minimi, abroga le precedenti ECE R44/01 e ECE R44/02, pertanto tutti i dispositivi e seggiolini omologati con tali riferimenti sono considerati obsoleti, risultandone vietata la vendita e relativo utilizzo. In fase di omologazione i dispositivi e loro accessori vengono sottoposti a più test e prove, necessarie per valutare e verificare in grado di sicurezza offerto, in pratica sono prove di natura statica e dinamica, i crash test, con i quali si analizzano i vari parametri. La ECE R44/04 non prende in esame gli impatti laterali, invece trattati dalla nuova UNI/ECE R129 detta "i-Size" che non sostituisce la R44/04 ma la affianca con nuovi standard per la sicurezza. La Norma tratta i dispositivi denominati "ISOFIX", ovvero quelli esterni che si agganciano in ogni posizione a sedere, mediante le cinture di sicurezza del veicolo. Rispetto alla ECE R44/04 non ci si riferisce più al peso del bambino ma all'altezza, come per bambini fino 15 mesi è obbligatoria l’installazione in senso contrario di marcia, a garanzia contro il rischio di shock da "colpi di frusta". Dal 2018 obiettivo tecnologico finale del sistema ISOFIX, sarà l'ancoraggio del dispositivo direttamente al telaio dell'autoveicolo, grazie a connettori rigidi che segnaleranno il corretto aggancio o meno. Ulteriore obiettivo saranno i requisiti nei crash test per la simulazione di impatti laterali e intrusione della portiera, con maggiori tutele per le parti delicate del bambino, invece tralasciato dalle precedenti normative. I dati statistici evidenziano una elevata frequenza degli incidenti con impatto di natura frontale-laterale, che risultano indicati nel 33,3% (fonte ISTAT hanno 2014). Nei dati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’utilizzo dei seggiolini in Italia si attesta, attorno al 48%, con valori maggiori al nord pari al 60% mentre al sud e nelle isole è circa il 17% ed ancora, secondo ricerche ACI, 6 bimbi su 10 non viaggiano sul seggiolino. È l’Art. 172 del C.d.S. che regolamenta il trasporto dei bambini in auto, anche con la solita multa pesante e decurtazione dei punti sulla patente ma....bisogna sempre arrivare al terrore di una multa o perdere i punti patente?...i figli valgono forse meno del cane o del gatto?...eppure per il caro compagno animale ci si applica e impegna a dovere, come è giusto, ma i figli forse vengono prima...forse! Con esclusione di quelle fasce di età nelle quali i bambini sono piccolissimi e al massimo raggiungono 13 chili in un'età di circa 14 mesi e, pertanto, non sono ancora dotati di mobilità autonoma, il livello di attenzione e sensibilità in termini di sicurezza è sicuramente al massimo. Tutto pare cambiare, non appena il bambino cresce un poco di più e può muoversi in autonomia all'interno dell'autovettura, sembrerebbe, anzi lo è, che negli adulti scatti una sorta di "liberatoria" a doversi preoccupare di meno o per niente affatto. È in questi frangenti che si vedono circolare bambini che se ne stanno a lato del conducente, in piedi sul sedile passeggero, poggiando le mani sul cruscotto o, peggio ancora, affacciati al finestrino con le mani penzolare fuori...di più, in piedi su area posteriore nello spazio vuoto tra i sedili con le braccia sui poggia testa, pronti per un "decollo" immediato in occasione di frenata improvvisa, fino ad essere proiettati sul parabrezza....e chi più ne ha più ne metta, ma su questo è sufficiente guardare con attenzione quotidianamente per rendersi conto di tutto ciò.

Articolo del:


di Per. Ind. Maurizio Robellini

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