Le domande da fare con cautela a un Architetto
Molti clienti pongono delle domande. Alcune sono da fare con attenzione. Le risposte che ci darà il professionista, sono le più importanti
Spesso, molti clienti pongono domande sul loro progetto e sui lavori che dovranno essere realizzati.
Ogni domanda è giusta e non c'è mai nulla di sbagliato.
In questo post, un esempio di domande da fare con cautela ad un Architetto.
Architetto, quanto mi costeranno i lavori?
Questa è una delle prime domande che un cliente ci rivolge. La risposta è porre al cliente una semplice domanda: che budget ha per questo progetto e per la sua realizzazione?
Il professionista deve essere in grado di lavorare con qualsiasi budget, lavorare ad un progetto con 1 milione di Euro, riuscirebbe facile a chiunque.
Parte del nostro lavoro è anche quello di consigliare il cliente su cosa fare o da che fornitore andare per avere un prezzo migliore.
Architetto, a quanto ammonterebbe la sua parcella?
La domanda è lecita ma insidiosa se posta nella fase iniziale degli incontri. La verità è che lo stesso progetto, a seconda dei servizi che verranno offerti potrebbe avere costi differenti.
Noi redigiamo le nostre parcelle per voci, con i prezzi suddivisi: progettazione, cil, catasto, interior design, contatti con i fornitori etc...
In questo modo il cliente può vedere dove e come spende i suoi soldi.
Architetto, quanto tempo ci vorrà per finire i lavori?
Questa è una domanda che tutti pongono ed è davvero molto pericolosa. Con gli anni e l'esperienza, sappiamo cosa dire al cliente sulla durata dei lavori. Quello che non conosciamo sono gli imprevisti come ad esempio creare una nicchia e scoprire che nel muro c'è una colonna portante che non era segnata da nessuna parte. Comunichiamo ai nostri clienti il tempo effettivo (ad esempio 3 mesi di lavori) dopo aver redatto un crono programma accurato. Se arriverà qualche imprevisto, il cliente verrà subito informato.
Architetto, prima di decidere se dare il lavoro a lei, mi fa il progetto?
Negli ultimi anni è diventata una richiesta sempre più comune. Il cliente deve sapere e comprendere che dietro ad un progetto ci sono idee, che vengono elaborate e studiate in un certo periodo temporale. Il tempo ha un valore. La soluzione migliore, se il cliente non è sicuro di dare l'incarico a noi, è quella di proporgli una parcella per i lay out preliminari. In caso di assegnazione dell'incarico, questo importo verrà detratto dalla parcella.
L'importante è far comprendere che nella parte iniziale del nostro lavoro (sviluppare idee), il nostro tempo non vale meno di qualsiasi altra professione che viene retribuita un tot all'ora.
Ogni domanda è giusta e non c'è mai nulla di sbagliato.
In questo post, un esempio di domande da fare con cautela ad un Architetto.
Architetto, quanto mi costeranno i lavori?
Questa è una delle prime domande che un cliente ci rivolge. La risposta è porre al cliente una semplice domanda: che budget ha per questo progetto e per la sua realizzazione?
Il professionista deve essere in grado di lavorare con qualsiasi budget, lavorare ad un progetto con 1 milione di Euro, riuscirebbe facile a chiunque.
Parte del nostro lavoro è anche quello di consigliare il cliente su cosa fare o da che fornitore andare per avere un prezzo migliore.
Architetto, a quanto ammonterebbe la sua parcella?
La domanda è lecita ma insidiosa se posta nella fase iniziale degli incontri. La verità è che lo stesso progetto, a seconda dei servizi che verranno offerti potrebbe avere costi differenti.
Noi redigiamo le nostre parcelle per voci, con i prezzi suddivisi: progettazione, cil, catasto, interior design, contatti con i fornitori etc...
In questo modo il cliente può vedere dove e come spende i suoi soldi.
Architetto, quanto tempo ci vorrà per finire i lavori?
Questa è una domanda che tutti pongono ed è davvero molto pericolosa. Con gli anni e l'esperienza, sappiamo cosa dire al cliente sulla durata dei lavori. Quello che non conosciamo sono gli imprevisti come ad esempio creare una nicchia e scoprire che nel muro c'è una colonna portante che non era segnata da nessuna parte. Comunichiamo ai nostri clienti il tempo effettivo (ad esempio 3 mesi di lavori) dopo aver redatto un crono programma accurato. Se arriverà qualche imprevisto, il cliente verrà subito informato.
Architetto, prima di decidere se dare il lavoro a lei, mi fa il progetto?
Negli ultimi anni è diventata una richiesta sempre più comune. Il cliente deve sapere e comprendere che dietro ad un progetto ci sono idee, che vengono elaborate e studiate in un certo periodo temporale. Il tempo ha un valore. La soluzione migliore, se il cliente non è sicuro di dare l'incarico a noi, è quella di proporgli una parcella per i lay out preliminari. In caso di assegnazione dell'incarico, questo importo verrà detratto dalla parcella.
L'importante è far comprendere che nella parte iniziale del nostro lavoro (sviluppare idee), il nostro tempo non vale meno di qualsiasi altra professione che viene retribuita un tot all'ora.
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