Non abbandoniamo le nostre passioni

"Cosa vorresti fare da grande?"
Quante volte ce lo hanno chiesto da bambini! Io rispondevo sempre: l'insegnante di letteratura.
Poi quando è stato il momento di scegliere la facoltà universitaria, ho optato per economia. Il motivo: ovvio...maggiori sbocchi e possibilità professionali / economiche.
In effetti, non sono mai stata un giorno senza occupazione, dalla mattina dopo essermi laureata, ma mi sono sempre dedicata a finanza, numeri, consulenze tecniche.
Da ormai tredici anni avevo relagato la mia passione per la letteratura a piccolissimi ritagli di tempo. Mi mancava.
Ecco allora che la scorsa estate mi sono soffermata a riflettere. Mi sono domandata se è giusto sacrificare ciò che davvero ci piace per la carriera.
Senza ovviamente "sputare sul piatto dove mangio da oltre un decennio", ho deciso di cercare una collaborazione lavorativa che fosse attinente all'arte e alla letteratura e che, logicamente, fosse compatibile con le mie capacità ed attitudini.
Dopo settimane di ricerche oculate, l'ho trovata e domani inizierò a seguire il corso di formazione per essere abilitata.
Sono felicissima. Non abbandonerò la mia professione, ma valuterò in modo più ponderato gli incarichi da accettare e terrò spazio per la docenza nelle scuole.
Perchè ho scritto questo articolo?
Per dare speranza e per incoraggiare coloro che, come me, hanno un sogno nel cassetto ed una passione forte da poter trasformare in progetti lavorativi.
Provate! Io prima non avevo mai pensato di potermi inserire nel settore che maggiormente mi piace.
Non so se sarò all'altezza, ma sicuramente sarò contenta di aver almeno tentato.
E ricordate: è proprio nei momenti di crisi che emergono le opportunità più interessanti!
Vi aggiornerò sulle evoluzioni! A presto!