Banche salvate, arrivano i rimborsi automatici


Le nuove norme sui rimborsi automatici per gli obbligazionisti delle banche in risoluzione e cosa fare se non si rientra nei parametri
Banche salvate, arrivano i rimborsi automatici
Sono state finalmente pubblicate le istruzioni per accedere agli indennizzi automatici per gli investitori che avevano acquistato obbligazioni subordinate delle banche poste in risoluzione (Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti).

E’ infatti previsto un rimborso forfettario dell’80% per chi abbia acquistato detti titoli prima del 12 giugno 2014 e che abbia un patrimonio mobiliare al 31 dicembre 2015 inferiore ai 100.000 euro e un imponibile Irpef nell’anno 2014 inferiore ai 35.000 euro.

L’intera procedura verrà gestita dal Fondo Interbancario Tutela depositi dal cui sito è possibile scaricare la relativa domanda che potrà essere poi inviata via web o tramite raccomandata allegando il contratto di acquisto completo dei moduli di sottoscrizione e della nota di eseguito, un’autocertificazione sulla consistenza del proprio patrimonio mobiliare, una copia del proprio documento di identità in corso di validità.

La domanda dovrà essere presentata entro il 3 gennaio 2017.

E per chi non dovesse rientrare negli stretti parametri fissati dalla legge?
Per quelli si apre la strada dell’arbitrato davanti all’Anac dove sarà necessario dimostrare la violazione delle norme sulla tutela degli investitori al momento del collocamento da parte degli impiegati della banca.
In quest'ultimo caso, però, è necessario ancora attendere il decreto attuativo del ministero dell'economia che è attualmenet al vaglio del Consiglio di Stato.

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di Andrea Missaglia

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