IRI: Cosa cambia per le Imprese


La nuova imposta proporzionale (24%) per le imprese individuali e le società di persone: domande e risposte
IRI: Cosa cambia per le Imprese
Con la legge di Bilancio 2017 è stata introdotta, a far data dal primo Gennaio 2017, una nuova imposta proporzionale, nota come Flat tax, per imprese individuali e società di persone, al fine di avvicinarne la disciplina alle società di capitali, soggetti IRES.
A quanto ammonta?
L'imposta si sostanzia di un'aliquota c.d. "Flat" del 24%, che si applicherà sia al reddito d'impresa sia agli utili reinvestiti in azienda, consistendo in un regime più leggero per quella parte di reddito utilizzata per la crescita aziendale.
In buona sostanza, anzichè vedere i redditi prodotti nell'esercizio dell'attività d'impresa tassati secondo quelli che sono gli scaglioni IRPEF, ci si sottoporrà a un' imposta proporzionale del 24%.
Gli utili distribuiti ai soci persone fisiche, entreranno a far parte della base imponibile di queste nella misura del 49,72%, andando a confluire nella base imponibile IRPEF in misura nettamente ridotta. Vi è un considerevole vantaggio per chi produce redditi superiori ai 30.000 euro annui.
Chi ne potrà usufruire?
Potranno optare per la tassazione separata sia le imprese individuali sia le società di persone, nonché le piccole società di capitali ex art. 116 TUIR.
L'accesso al regime IRI non è automatico, ma deve essere frutto di un'espressa opzione da esercitare nella dichiarazione dei redditi, avente durata quinquennale (cinque periodi d'imposta) rinnovabile con effetto dal periodo a cui la dichiarazione si riferisce.
Resta dunque una possibilità di scelta in capo alle aziende, le quali, in base alla composizione societaria e al volume di reddito prodotto, possono optare per il regime più conveniente.
Regime per cassa?
La legge ha previsto, inoltre, che le imprese minori in regime di contabilità semplificata, ai fini della determinazione del reddito d'impresa, potranno passare dal criterio della competenza economica (che resterà in vigore solo per chi opta per la contabilità ordinaria) a quello di cassa. Sostanzialmente, confluiranno nella base imponibile solo le somme effettivamente incassate, dovendosi aver riguardo al momento dell'incasso e non della produzione o riferibilità del reddito, e le tasse saranno pagate solo all'atto di incasso delle fatture: una manna per le PMI in un periodo di crisi e di incertezza della solvibilità creditizia.

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di Dott. Alessandro Scavo

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