Obbligazioni bancarie subordinate? ...No grazie!


Obbligazioni bancarie di nuovo sotto accusa, all’orizzonte danni ingenti per gli investitori, un male oscuro da conoscere e memorizzare
Obbligazioni bancarie subordinate? ...No grazie!
Purtroppo non c’è niente di nuovo, si sta solo allungando la fila degli infiniti episodi di "risparmio tradito".
Dopo gli ultimi casi di Banca delle Marche, Popolare Etruria, CariChieti, CariFerrara, Veneto Banca e Popolare di Vicenza, sta arrivando il turno del Monte dei Paschi di Siena nonostante i precedenti tentativi di salvataggio purtroppo falliti, s’intravede già un nuovo bail-in.

MPS ha deciso di lanciare un’offerta di scambio agli investitori che hanno in portafoglio obbligazioni subordinate ovvero la banca ricompra le stesse a un prezzo in apparenza più vantaggioso (classica esca) però il corrispettivo dovrà essere investito d’obbligo in nuove azioni del MPS, in concomitanza con l’aumento di capitale.
In realtà l’investitore "prigioniero" sta solo passando dalla padella alla brace.

La maggior parte degli investitori non vuole fare questa conversione ma...... dietro minaccia che nel caso la conversione di debito in azioni non avesse esito positivo e quindi MPS non riuscirebbe a portare a termine l’aumento di capitale.....gli investitori si trovano purtroppo di fronte alla scelta obbligata, però "volontaria" verso il bail-in.

Anche il caso MPS insegna che azioni e obbligazioni bancarie non sono mai una scelta saggia, sono i titoli che rischiano maggiormente in caso di salvataggio delle banche.

Ad ogni operazione di salvataggio di un istituto bancario corrispondono in un attimo milioni di euro di risparmi bruciati, sono gli investitori a pagarne il conto poichè si trovano azzerati i valori delle azioni e obbligazioni subordinate e ordinarie.

Le banche emettono bond per finanziarsi e rinforzare il patrimonio.
Le obbligazioni hanno differenti livelli di rischio e rendimento, si va dal bond senior meno rischioso fino ai bond subordinati che poi sono coinvolti nel contributo alle perdite, subito dopo le azioni.
Quindi sono i primi a essere intaccati, per questo motivo hanno un rendimento più alto.

Soprattutto dal crack di Lehman Brothers del 2008 chi compra un bond ovvero chi "presta soldi a una banca", rischia di non riaverli indietro se l'Istituto entra in dissesto finanziario.

Le obbligazioni bancarie che altro non sono che titoli di debito, di solito vengono vendute allo sportello, spesso su proposta del direttore della filiale che si conosce da anni, hanno sempre rappresentato una delle forme di risparmio più apprezzate dagli italiani.
Non importa se sono emesse dalla stessa banca o da altri istituti, sono vendute come strumenti privi di rischio, liquidabili se ce ne fosse bisogno, con rendimenti appetibili.

Più è alto il rendimento, maggiore è il rischio di insolvenza dell’istituto, quindi il rischio di default, è indicazione di un istituto bancario in grave sofferenza, non denota certo solidità e buona salute della banca.
Nel rendimento è compreso anche il costo del grave rischio di perdere tutto.

E’ bene tenere presente che la maggior parte di bond sono collocati presso altri intermediari parecchio distanti dalla banca emittente con il risultato che migliaia di investitori residenti a distanza, se li sono ritrovati e se li ritroveranno un giorno in portafoglio come carta straccia.

Del resto se fosse fornita una qualche avvertenza da parte della propria banca, quale cliente avrebbe mai sottoscritto questi strumenti ma soprattutto, come si sarebbero potuti finanziare i vari istituti?
Quando l'investitore inizia a insospettirsi perché le voci corrono, è già troppo tardi anche perché l'informazione porta avanti solo la notizia trionfale del salvataggio degli istituti, quasi nessuno ha interesse a parlare dell’effettivo disastro dietro le quinte.

E’ sempre meglio prevenire che curare, rivolgersi a un Consulente Super Partes per tempo è davvero un privilegio, vuol dire preservare le proprie risorse finanziarie dal peggio, avere un professionista a fianco che sa e può tutelare veramente i tuoi interessi, vuol dire poter conoscere tramite un Check Up tutto quello che nessuno ti dirà mai, vuol dire avere il controllo sulle scelte d’investimento.

Articolo del:


di M. Giovanna Sammatrice

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