La Legge di Bilancio 2017 e i regimi contabili


La scelta della tipologia di contabilità per le imprese industriali, commerciali, artigianali e per i singoli professionisti minori
La Legge di Bilancio 2017 e i regimi contabili
LA LEGGE DI BILANCIO 2017 E I POSSIBILI REGIMI CONTABILI A FAR DATA DAL 01 GENNAIO 2017
Con la manovra di Fine Anno 2016 i soggetti iva adesso potranno scegliere tre possibili regimi contabili. Come lo scorso Anno questi tre regimi erano in effetti solamente due, cioè semplificato o forfettario. Infatti, il regime ordinario risultava essere obbligatorio sono per le Societa’ di Capitali Srl Cooperative).
La determinazione del Reddito d’esercizio come modificato dall’Art.66 Tuir risulta come semplice differenza tra i compensi percepiti e le spese sostenute abbandonando il principio di redazione del bilancio in ossequio al principio di competenza economica, ma sulla base dell’altro principio di cassa, prevalentemente applicato dai professionisti o solo per deroga dalle imprese commerciali minori, cioè quelle il cui volume d’affari risulti annualmente Per il regime dei Forfettari possiamo distinguere 2 situazioni possibili. La prima vale per chi si trova dentro il quinquennio dalla data di apertura della propria partita Iva (Certificato di Attribuzione di Partita Iva) per i quali la tassazione sarà del solo 5% in relazione ad uno dei settori Economici di riferimento con redditività come dai propri Codici-ATECO Dal 40% all’86% come seguono le nove possibili fasce dei codici di appartenenza.
Le Industrie Alimentari e delle bevande (10-11) nel limite ricavi/fatturato 40% di 45.000; Commercio ingrosso o dettaglio [45-46.2 a 46.9 -47.1 a 47.7 -47.9] limite ricavi\fatturato 40% di 50.000 euro Annui; Commercio ambulante prodotti alimentari e bevande (47.81) limite ricavi\fatturato 40% di 40.000 euro Annui; Commercio ambulante di altri prodotti (47.82-47.8) limite ricavi\fatturato 54% di 30.000 euro Annui; Costruzioni e attività immobiliari (41-42-43)-(68) limite ricavi\fatturato 86% di 25.000 euro Annui; Intermediari del commercio (46.1) limite ricavi\fatturato 62% di 25.000 euro Annui; Attività di servizi di alloggio e ristorazione (55-56) limite ricavi\fatturato 40% di 50.000 euro Annui; Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie ed istruzioni, servizi finanziari e assicurativi (64-65-66)-(69-70-71-72-73-74-75)-(85)-(86-87-88) limite ricavi\fatturato 78% di 30.000 euro Annui; Altre attività economiche (da 01 a 03 a 05 a 09), (da 12 a 33 ,da 35 a 39), (49-50-51-52-53) - (58-59-60-61-62-63)-(77-78-79-80-81-82)-(84)-(90-91-92-93-)-(94-95-96)-(97-98)-(99) limite ricavi\fatturato 67% di 30.000 euro Annui;
Le Dichiarazione dei Redditi Unico 2016 Redditi 2015: i Nuovi regimi Forfettari applicheranno sulla % di redditività del loro Codice ATECO l’imposta sostitutiva del 5 % su tale Reddito utilizzando a tal fine i seguenti Codici Tributi previsti dal 2012 con C.M.17/2012 e R.M.52/2012 1795 come Saldo e 1793 e 1794 come codici tributo per primo e secondo acconto per l’anno successivo, senza indicare ne Iva, ne ritenuta d’acconto, con solo marca da bollo di 2 euro se la fattura supera l’importo di 77.47 euro. Tali soggetti dichiareranno i loro redditi nel quadro LM Sezione I, mentre per chi ha già la partita iva può passare al nuovo regime di tassazione in luogo di quello ordinario applicando sul proprio CODICE ATECO l’imposta sostitutiva del 15 % compilando la Sezione II. Per tali soggetti hanno l’esonero della tenuta della contabilità dovendo conservare i soli documenti di ricavo o di costo sulla base dei quali viene applicato il Quadro LM Sez. I o Sez. II.

Articolo del:


di Dott. Massimo Di Stefano

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse