L’avvocato antifragile


Distinguersi nella professione forense allenandosi con il coaching
L’avvocato antifragile
Robusto è ciò che resiste agli urti. Fragile quanto si rompe dopo lo scontro con un ostacolo. Può definirsi antifragile (Taleb) quell’entità che non si limita a tornare alla condizione di partenza dopo una caduta ma risulta rafforzata.
Nelle professioni in cui l'incertezza del risultato è alta, non si tratta solo di essere resistenti ai colpi del fato ma di aumentare la quantità e qualità delle cose che rientrano nel tuo potere di controllo.
Il coaching aiuta a trasformare la possibilità di un evento auspicato nella probabilità dello stesso. Sollecita un talento umanistico (Stanchieri) e non il talento in quanto tale sapendo che l’abilità e la felicità non sempre vanno di pari passo. Puoi essere bravissimo a fare qualcosa che non ti gratifica: continui a farla condannato dagli impegni presi o dalla necessità. D'altra parte anche ridurre tutti gli obiettivi alla ricerca del successo è pericoloso in termini di motivazione. Non c'è nulla di male nell'auspicare stima ed autorevolezza. Devi ricordare, però, che dipendono dal giudizio soggettivo altrui.

C'è un elemento di forte similitudine tra la professione dell'avvocato e del coach. E' il seguente: non puoi "fingere di farlo". L'autenticità alla lunga paga e rende convincenti, carismatici e persuasivi nell'attività professionale. Anche l'efficacia della comunicazione dipende dal rapporto che hai con te stesso, dall'idea dell'altro, dalle domande più importanti e trascurate.
Quali sono le tue potenzialità?
Cosa ti motiva?
Cosa ti gratifica veramente?
In quale campo vuoi esprimerlo?
Sono quesiti che vanno oltre la conoscenza tecnica del diritto e accompagnano verso una forma d'arte.
In una performance di livello artistico le tecniche sono presenti ma non si notano. Emerge solo la spontaneità eccellente, la naturalezza, l'originalità, il pensiero: nulla appare artificiale.
Che sia il gesto di un tennista o una tela di Van Gogh quell'atto comunica. L'artista diventa la prestazione. Se solo per un istante si ferma a pensare al gesto lo perde.

Le tecniche, pur fondamentali, hanno un altro limite: non possono differenziare perché sono uguali per tutti.
Cicerone diceva "come, infatti, nessun materiale è tanto infiammabile da poter prendere fuoco se non gli viene accostato il fuoco; così, non c’è mente tanto disposta a farsi influenzare dalla forza dell’oratore che possa infiammarsi se egli non le si avvicina infiammato ed ardente".
Da cosa è costituita quella fiamma che accende le emozioni altrui?
Sono i tratti di forza del carattere, differenti nel loro originalissimo mix da persona a persona, a rendere inimitabili. Si chiamano potenzialità e accompagnano la competenza, le danno energia, la umanizzano.
E allora la questione non è se differenziarsi ma come. Guardare al mercato, alla concorrenza e poi posizionarsi o partire da ciò che hai di diverso ed esaltarlo sapendolo allenare?

Bibliografia
La passione di comunicare, Armando Floris, Historica. 2016
Volevo fare l'avvocato. Alberto Pezzini. Historica. 2015
Non c'è problema. Luca Stanchieri. Bur, 2016
Antifragile, Nassim Taleb, Il Saggiatore 2012

Articolo del:


di Armando Floris

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