Teresa, tesa verso la resa, cerca il massimo
Non basta cambiare alcuni pezzi del paesaggio circostante per ottenere una nuova vita lavorativa!
Teresa è stanca di quello che ormai considera già il suo "vecchio" lavoro. Troppi conflitti interni, troppe responsabilità, non comunica più con la direzione. Desidera un cambiamento radicale, sicura di poter contribuire alla crescita di un’azienda che possa riconoscere al meglio le sue capacità.
Massimo, imprenditore, sta proprio cercando una persona in grado di guidare la sua PMI verso nuovi traguardi, ed in seguito ad un’accurata selezione sceglie proprio lei!
Dopo due mesi la demotivazione è presente. Cos’è successo?
Passato l’entusiasmo iniziale, Teresa affronta una situazione più complessa e con maggiori responsabilità. Deve mettere in atto tutte le sue doti per ottenere i risultati richiesti e desiderati, purtroppo senza successo ... perché?
Perché continua a gestire i (nuovi) conflitti con l’unica (vecchia) modalità che conosce.
Massimo contava veramente su questo inserimento per finalmente liberarsi di alcune responsabilità.
È partito dal presupposto che esperienza ed entusiasmo le sarebbero bastati per ottenere il successo sperato.
Ho visto alcuni casi, dove sarebbe bastato un minimo di attenzione verso il nuovo candidato per facilitare il suo inserimento, dargli consapevolezza del nuovo ruolo, aiutarlo a migliorare le sue competenze ed ottenere una persona felice di lavorare con un impatto positivo e motivante sui collaboratori e ... con un notevole risparmio di denaro e tempo!
Nessuno ha considerato le nuove competenze necessarie ad ambedue le parti.
Teresa pensava che fosse sufficiente cambiare il paesaggio circostante per avere una nuova vita lavorativa.
Errore. Se non cambia il suo comportamento, riproporrà le stesse situazioni di prima; che, gestite con le vecchie modalità otterranno insoddisfacenti risultati, come nel passato.
Massimo non ha indagato sulle ragioni e motivazioni del cambio lavoro della candidata; non ha valutato bene il significato dell’inserimento in azienda.
Che tipo di inserimento offri nella tua azienda?
E la tua carriera, a che punto è?
Massimo, imprenditore, sta proprio cercando una persona in grado di guidare la sua PMI verso nuovi traguardi, ed in seguito ad un’accurata selezione sceglie proprio lei!
Dopo due mesi la demotivazione è presente. Cos’è successo?
Passato l’entusiasmo iniziale, Teresa affronta una situazione più complessa e con maggiori responsabilità. Deve mettere in atto tutte le sue doti per ottenere i risultati richiesti e desiderati, purtroppo senza successo ... perché?
Perché continua a gestire i (nuovi) conflitti con l’unica (vecchia) modalità che conosce.
Massimo contava veramente su questo inserimento per finalmente liberarsi di alcune responsabilità.
È partito dal presupposto che esperienza ed entusiasmo le sarebbero bastati per ottenere il successo sperato.
Ho visto alcuni casi, dove sarebbe bastato un minimo di attenzione verso il nuovo candidato per facilitare il suo inserimento, dargli consapevolezza del nuovo ruolo, aiutarlo a migliorare le sue competenze ed ottenere una persona felice di lavorare con un impatto positivo e motivante sui collaboratori e ... con un notevole risparmio di denaro e tempo!
Nessuno ha considerato le nuove competenze necessarie ad ambedue le parti.
Teresa pensava che fosse sufficiente cambiare il paesaggio circostante per avere una nuova vita lavorativa.
Errore. Se non cambia il suo comportamento, riproporrà le stesse situazioni di prima; che, gestite con le vecchie modalità otterranno insoddisfacenti risultati, come nel passato.
Massimo non ha indagato sulle ragioni e motivazioni del cambio lavoro della candidata; non ha valutato bene il significato dell’inserimento in azienda.
Che tipo di inserimento offri nella tua azienda?
E la tua carriera, a che punto è?
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