Tassazione dei marittimi italiani all'estero


Il marittimo italiano imbarcato su navi estere per più di 183 giorni ha l`esenzione dall`obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi
Tassazione dei marittimi italiani all'estero
Il marittimo italiano imbarcato su navi battente bandiera estera per più di 183 giorni nell’arco di 12 mesi rappresenta una particolare categoria di lavoratori italiani che operano all’estero.

La particolarità è rinvenibile, se ricorrono anche altri determinati requisiti, in un’agevolazione che si traduce nell’esenzione dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi relativamente agli emolumenti percepiti in dipendenza della propria attività lavorativa di marittimo.

Pur sembrando, in una prima analisi, un privilegio di immediata e sicura applicazione, purtroppo la realtà non è così rosea; infatti è necessario, per l’esistenza di tale status agevolativo, far coesistere tra loro, in un perfetto equilibrio, norme di diritto internazionale, di diritto marittimo e tributarie italiane.

Inoltre, a complicare ulteriormente l’applicazione della materia in questione contribuisce il comportamento dell’Amministrazione finanziaria che, a spregio delle più semplici norme imperative, pone in essere, in un’ottica di palese oscurantismo fiscale, comportamenti manifestamente contro legem perpetrati al solo scopo di "fare cassa". La conseguenza di siffatto modus operandi è rappresentato dall’obbligo del contribuente a sostenere costi per attività consulenziale difensiva in una materia di favore illo tempore debitamente cristallizzata dal legislatore nazionale.

Il principio fondamentale per tutelare i marittimi è il seguente: rinvenire tutti gli elementi imprescindibilmente utili per determinare l’esistenza dei requisiti richiesti dalla norma al fine di asserire la non imponibilità dei relativi redditi.

In merito, dottrina, giurisprudenza e prassi concordano nel riconoscere un palese filo conduttore tra le norme di diritto di navigazione e le disposizioni di carattere internazionale e nazionale in materia.

La non obbligatorietà della presentazione della dichiarazione dei redditi si tradurrà sempre in un disallineamento tra la capacità finanziaria del marittimo, giustificata dalle somme accreditate come lavoratore dipendente all’estero, ed il relativo obbligo (generale) di presentazione di qualsivoglia documento dichiarativo dei redditi percepiti.

Lo Studio SITCHERICI si occuperà di analizzare in modo approfondito e specifico la singola situazione prospettata per determinare l'appartenenza o meno del marittimo a tale tipologia (agevolata) di lavoratori dipendenti occupandosi, altresì, di preparare preventivamente una tesi difensiva nel caso di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. Tale ultimo aspetto, a parere di chi scrive e sulla base della diretta esperienza, rappresenta un’attività necessaria per affrontare future richieste di chiarimenti dell’Amministrazione finanziaria in merito al disallineamento tra la capacità finanziaria del marittimo e la (legale) omessa presentazione della dichiarazione fiscale.

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di dott. Ernesto Cherici

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