Tutela del Risparmiatore


Come scongiurare la scarsa propensione al risparmio degli investitori sfiduciati da banche e istituti di credito
Tutela del Risparmiatore
I risparmiatori rappresentano il "fiore all’occhiello" di tutte le società mondiali, sono coloro che grazie alla loro capacità lavorativa e al loro stile di vita riescono a pensare anche al loro futuro affinché possa essere privo di problemi finanziari.
Negli anni passati questo tipo di ragionamento è stato "Premiato" dagli Stati mettendo a disposizione dei piccoli e grandi risparmiatori degli strumenti validi che gli hanno permesso di investire anche in progetti a lungo temine.
In questi ultimi anni, invece, purtroppo si sta assistendo ad una politica completamente diversa dalla precedente che sta compromettendo quelle che erano le aspettative dei contribuenti che per anni hanno determinato e contribuito alla stabilità dei Paesi come il nostro che hanno, o meglio che avevano, una grande propensione al risparmio.
Le cronache degli ultimi anni, con la crisi finanziaria che non cessa di esistere, stanno deteriorando le tutele dei risparmiatori soprattutto dei piccoli risparmiatori che hanno affrontato una vita di sacrifici, anche con lavori all’estero.
I risparmiatori hanno investito in prodotti dichiarati sicuri pur di trovarsi una tutela sicura per l’età della pensione al fine di assicurarsi un vita tranquilla e serena che fosse in grado di sopperire ad eventuali e possibili imprevisti dovuti all’avanzare dell’età.
Gli Enti preposti alla Tutela del risparmiatore, però, negli ultimi periodi hanno concesso troppi finanziamenti e prestiti, anche con molta facilità, senza provvedere ad opportune verifiche: le garanzie spesso non erano in grado di sopperire ad eventuali manchevolezze del contribuente.
Questo ha determinato uno squilibrio che ha portato alla soppressione e alla fusione di diversi Istituti.
Le numerose falle dei vari sistemi ha determinato l’intacco dei risparmi degli investitori che alcune volte avevano investito anche senza saperlo, ma su espresso consiglio di funzionari senza scrupoli, in prodotti c.d. "tossici" quali azioni svalutate, sicav, sgr, gestioni patrimoniali, fondi di investimento, obbligazioni subordinate, obbligazioni in Paese esteri che poi hanno avuto un crac.
Tali Istituti siano esse Banche o Uffici Postali hanno avuto un ruolo a dir poco determinante in quanto il correntista è diventato oggi molto titubante ad effettuare investimenti.
Le ultime novità determinate dal Governo tramite il BAIL-IN hanno accentuato il malcontento in quanto si tutelano maggiormente gli Istituti di Credito mentre il risparmiatore è tutelato solo fino alla soglia dei 100.000,00 (centomilaeuro) a condizione che non abbia azioni o obbligazioni subordinate perché, se le banche dovessero avere dei problemi, intaccherebbero prima gli azionisti, poi gli obbligazionisti subordinati, infine i correntisti per le quote sopra i 100.000,00 (centomilaeuro).
La decisione di avere una maggiore tutela è stata evidenziata anche dalle informative che adesso gli Istituti di Credito devono spiegare e far sottoscrivere al risparmiatore. Si evidenzia che spesso, però, tali documenti sono composti da molti fogli che spesso il risparmiatore non legge con attenzione o spesso non comprende con esattezza.
A tal proposito, sarebbero auspicabili appositi consulenti preparati che espongano con chiarezza, con certezza che il risparmiatore abbia capito il contratto che sta sottoscrivendo.
Giova precisare che molte associazioni, come la Codacons e la Federconsumatori, cercano di tutelare con vari mezzi a disposizione i risparmiatori, in modo particolare con mobilitazioni e con articoli pubblicati.
Queste azioni hanno il chiaro intento di evitare azioni legali che si potrebbero protrarre per tempi anche molto lunghi per la richiesta di risarcimento che può avvenire solo se si prova la "truffa" evidenziando pertanto la "frode, la mancata vigilanza", la dichiarazione falsa al mercato e l’inconsapevole acquisto dei titoli che venivano venduti dagli stessi dipendenti delle banche come titoli sicuri e con tassi di interesse bassi, quindi senza alcun rischio di speculazione.
Negli altri Stati anche a livello Mondiale si è pensato di indire Class Action in modo da riuscire, con la sottoscrizione di una moltitudine di persone, a scongiurare il peggio, ossia il crac, e in alcuni casi è stata una saggia decisione.
Si evidenzia come in Italia, nel caso delle Poste Italiane, la Codacons è riuscita a convincere che gli investimenti sui Fondi Immobiliari emessi negli anni 2000-2005 devono essere rimborsati per l’intero capitale investito attraverso una polizza a capitale garantito.
Sarebbe auspicabile che tale proposta dell’azienda fosse estesa ad altre categorie di risparmiatori cui va riconosciuto il rimborso immediato dei soldi investiti.
Potrebbe, questo, rappresentare un ottimo incentivo per aumentare la fiducia del risparmiatore, in modo che cerchi in qualche modo di evitare di considerarsi una c.d. "persona truffata" per aver sottoscritto dei contratti regolari, ma che in realtà avevano tutti i presupposti per essere considerati operazioni c.d. a rischio.
Nel caso di evidenti discrepanze nei vari problemi bancari, postali e assicurativi vi sono dei Consulenti che possono essere a vostra disposizione per effettuare i vari tipi di intervento, siano essi Mediazioni, Arbitrati, altri tipi di conciliazioni previste dalla legge prima di adire vie legali ed instaurare un’azione legale che comporterà aggravio di spese e lungaggini dei tempi.

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di Dr.ssa Anna De Filippo

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