Risarcimento del danno da fatto illecito


Quali sono i criteri con cui il legislatore attribuisce l'obbligo del risarcimento?
Risarcimento del danno da fatto illecito
Premessa - Nel trattare la non facile materia del risarcimento dei danni da fatto illecito, ci è sembrato, più facile per noi e più utile per il lettore, procedere con brevi "noterelle", in cui, partendo da una caso concreto, passiamo a fare brevi osservazioni (si spera utili a chi ci legge).

Prima noterella - Rossi alla guida della sua autovettura investe quella del ragionier Bianchi e la rende un rottame. Un bene componente la ricchezza nazione é andato perduto e occorre ricostituirlo spendendo, ahimé, dei soldi, metti, diecimila euro.

Prima domanda: questi soldi dovranno uscir fuori dal portafoglio dell'investitore Rossi o da quello dell'investito Bianchi?
Risposta, che tutti, nel caso, sapremmo dare: ad essere salassato dovrà essere il portafoglio di Rossi, il quale, presi diecimila euro, li dovrà passare a Bianchi - così che di conseguenza il patrimonio di Rossi subirà una contrazione ( più o meno dolorosa) mentre quello di Bianchi, (non aumenterà certo, ma almeno) sarà riportato al livello ante-incidente.

Seconda domanda: perché il legislatore trasferisce il danno subito da Bianchi su Rossi?
Risposta: per due motivi.
Primo motivo: perché su Rossi grava il sospetto (e molte volte la prova) di aver causato l'incidente tenendo un comportamento colposo, metti, caratterizzato da imprudenza. Imprudenza che non solo lo qualifica, come cattivo guidatore, ma lo fa anche presumere come cattivo amministratore del suo patrimonio (patrimonio che, non solo lui, ma anche la Società ha interesse sia ben gestito: meno bene Rossi coltiva il suo campicello, meno verdura e frutta arriva sul mercato e meno verdura e frutta la popolazione ha da mangiare la gente). Eccessiva tale presunzione? Forse. Ma lo Stato, in materia di risarcimento di danno derivante da fatto illecito, é assai severo; gli antichi giureconsulti dicevano "In lege aquilia et levissima culpa venit". E ne vedremo in seguito il perché. Ora lo Stato, dovendo necessariamente prodursi la diminuzione di un patrimonio (quello di Bianchi o quello di Rossi), quale sarà il patrimonio che avrà interesse a veder diminuito (a preferenza dell'altro)? Ovviamente quello di Bianchi su cui grava il sospetto di essere un cattivo amministratore, e non quello di Bianchi che (così si spera fino a prova contraria!) é un buon amministratore.

Secondo motivo (per cui Lo stato trasferisce il danno dall'investito all'investitore): perché così facendo é come se mandasse un messaggio a tutti coloro che sarebbero tentati di comportarsi negligentemente o imprudentemente alla guida della loro auto: "Attenti, essere negligenti o imprudenti, vi può costare caro, come é costato caro a Rossi". E tale messaggio, così si spera, avrà l'effetto di diminuire gli incidenti stradali e quindi la distruzione di beni costituenti la ricchezza nazionale.

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di Avv. Luigi Maria Sanguineti

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