L'importanza dei documenti


Autenticità e originalità costituiscono due elementi fondamentali per il lavoro del grafologo
L'importanza dei documenti
Il grafologo viene spesso chiamato ad accertare la paternità di una scrittura nei più disparati casi, ma che si tratti di un testamento, di un assegno o di un contratto ad esempio, affinché il proprio lavoro possa fregiarsi della certezza tecnica egli ha necessità di disporre di un campione di scritture comparative di provenienza certa, la cui autenticità non possa essere messa in discussione.

Ragione questa, che impone l'espunzione di gran parte dei materiali che il tecnico si vede sovente sottoporre, e che pretende il ripiegarsi verso esempi di cristallina autenticità: atti di notaio, carta d'identità o patente, sono solo alcune ipotesi dei purtroppo non numerosi documenti di provenienza certa che trovano piena cittadinanza nel novero delle comparative autentiche.
Poichè si possano ricostruire le condizioni più vicine possibili al documento in verifica è poi opportuno che anche i campioni comparativi siano numerosi e coevi rispetto a quest'ultimo.

Assieme al requisito dell'autenticità si deve accompagnare anche quello dell'originalità: perchè si possa svolgere un serio compito orientato alla scoperta del vero autore di una grafia non si può prescindere dall'utilizzo dei documenti originali.
E' fondamentale infatti sia sotto il profilo tecnico che deontologico, poter prendere visione della scrittura originale ed aver conoscenza di quale mezzo grafico sia stato adoperato per la sua redazione, poichè è noto come nell'ambito grafologico-forense sia da escludersi l'ammissibilità della certezza tecnica in presenza di sole copie fotostatiche.

Questo è dovuto al fatto che la grafia che appare su una copia potrebbe essere una scrittura ricopiata, replicata ed inserita in un determinato contesto grafico, attraverso un "copia e incolla" digitale tramite scannerizzazione ed utilizzo di programmi per elaborazioni grafiche.

I documenti in copia infatti pongono dei limiti incontestabili alle valutazioni delle dinamiche pressorie e delle aggregazioni interletterali, così come non restituiscono la "tridimensionalità" del tratto grafico, nè il colore dell'inchiostro, nè il tipo di penna utlizzata, o i gesti fuggitivi.
Autenticità ed originalità costituiscono quindi due elementi fondamentali per il lavoro del grafologo, a largo di questa isola di certezza c'è il solo mare della probabilità.

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di Tancredi Lucii

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