La resipiscenza


Dovrai cedere, prima o poi...
La resipiscenza
La resipiscenza praticamente significa ravvedersi oppure nel linguaggio giuridico significa pentimento operoso.
Così...mi è venuta in mente questa parola perché in qualche modo ha a che fare con la mia professione di private banker!
Cioè io ti invito a venire nel mio ufficio e parlare di risparmi, oramai sono decine di anni che mi conosci e allora datti una mossa, senza fare tante storie.
Ma in questo caso spesso succede qualcosa, vediamo cosa!
Al mio invito tu rispondi fammici pensare, poi ci vedremo.
E comincia l’agonia, ne parli con tua moglie e lei magari dice...ma lascia stare, stiamo con la nostra banca, sono tanti anni; che cambi a fare? Ma tu ribatti che sono spariti 25.000 euro dal tuo conto, per colpa del pal lì o come si chiama, e tua moglie di contro dic va bè ma non è mica colpa loro, poveretti, la colpa è del governo (altro che!)
Poi tu, magari, parli con tuo suocero dove trovi un diploma di scuola media inferiore o nel migliore dei casi superiore, e lui ti dice...che roba è questa? Tu gli dai i soldi e lui te li fa rendere? Figurati, altrochè!
Incontri casualmente il tuo migliore amico e poni a lui il problema: ci vado o non ci vado?
Un attimo di riflessione poi il tuo amico, avvicinandosi al tuo orecchio sussura: io conosco bene un consulente che ti fa guadagnare un sacco di soldi, vuoi sapere come? Tu gli dai i soldi e lui ti paga il 5% ogni mese! Perché fai quella faccia? Non mi credi? Io gli ho dato 50.000 euro a Gennaio e lui già mi ha portato 5 assegni, formidabile! Ribatto io che sono trascorsi 7 mesi, siamo in luglio
Quanti? Chiede lui...7 mesi rispondo io..."pausa".
Adesso che mi ci fai pensare, dice l’amico, aveva detto che doveva andare in Albania a farsi una protesi, in quel paese, dieci giorni e fanno tutto. Però, si insomma...ho fatto una telefonata la settimana scorsa, ma la voce rispondeva che il numero era inesistente!
Insomma...SCUSA CHE DEVO ANDARE, ho un impegno urgente. Ciao.
Cioè cerchiamo di capirci qualcosa, tu sei onesto? Sì. Hai mai rubato? Assolutamente no...qualcuno ha detto male di te? Che io sappia, no!
Allora perché non vuoi aderire al mio invito di incontrarci in ufficio?
Vediamo alcune differenze
1) In un ufficio ti siedi alla stessa altezza del tuo interlocutore o forse più in basso.
2) Per rompere il ghiaccio sei costretto a dire che il quadro che sta appeso alle spalle del tuo interlocutore è interessante.
3) Appena puoi incavalli le gambe e stringi la rotula della gamba destra tra le tue mani incrociate.
4) Inizia la conversazione e dal terzo minuto ascolti proposte INCONFUTABILI, tu cominci a sentire dolore sulla rotula, pressione sulla vescica e la voglia di fumare...poi ti svegli, tutto sudato e t’accorgi che era TUTTO un sogno.
5) Dopo la mia proposta avevi passato due giorni terribili, ...
6) Lui, magari, penserà che la moglie, che frequenta una parrucchieria, potrà senz’altro saperne di più!
Alla fine mi viene da chiedermi...ma tu i soldi come li hai fatti veramente? E mi è venuta in mente la resipiscenza.
Non è ora che tu ti ravveda e dai alle cose importanti un valore più alto della fattura della parrucchiera e ti metti ad imparare qualcosa di cui subisci tutte le perplessità di questo mondo?
Un dato, in Italia, in questi ultimi anni, la quantità dei depositi bancari (cioè liquidi) è circa la metà di tutti gli investimenti finanziari.
Questa si chiama veramente crisi, ma crisi culturale e non altro.
Difficile da combattere, questo è vero, ma sappiamo tutti quanto costa ai nostri risparmi.

Articolo del:


di Gabriele Ciccalè

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