Obiettivo Benessere Sessuale


Il benessere sessuale è una condizione psicofisica positiva, ma spesso sono presenti disturbi o disfunzioni che rendono problematico il rapporto sessuale
Obiettivo Benessere Sessuale
Il benessere sessuale è una condizione psicofisica positiva, individuale e di coppia, derivante da un’attività sessuale condivisa in modo piacevole e appagante; come qualunque aspetto della salute, esso incide profondamente sulla qualità della vita, investendo positivamente la dimensione emotiva, sociale e fisica della persona.
Purtroppo questo non sempre accade: l’attività sessuale spesso è caratterizzata dalla presenza di disturbi o disfunzioni che impediscono o rendono problematico il rapporto sessuale.
Naturalmente perché si possa parlare di disturbo sessuale non è sufficiente l’osservazione di qualche episodio disfunzionale; è necessaria una certa frequenza o ricorrenza delle difficoltà lamentate.
Per delineare i disturbi o disfunzioni sessuali, è utile partire dalla rappresentazione della risposta o funzione sessuale che in entrambi i sessi viene descritta da A. Graziottin (2007) con un modello circolare in cui si integrano quattro distinte fasi, strettamente connesse e necessarie l’una per il verificarsi dell’altra successivamente (E. Iannini). Esse sono:
• Fase del Desiderio: contraddistinta dalle fantasie e dai desideri circa l’attività sessuale. Essa ha inizio attraverso alcune stimolazioni della sfera sessuale di tipo fisico (baci, carezze, ecc.) e di tipo psicologico (pensiero/desiderio di baciare, toccare ecc.).
• Fase dell’Eccitazione: caratterizzata dalle sensazioni di piacere sessuale e dal momento di massimo eccitamento psicofisico. In questa fase si verificano importanti modificazioni fisiologiche a livello genitale e vengono avvertite sensazioni piacevoli di calore, di ipersensibilità cutanea ecc.
• Fase dell’Orgasmo: costituita dal picco più alto di piacere sessuale. Essa corrisponde nell’uomo all’eiaculazione e nella donna alle contrazioni ritmiche delle pareti vaginali, all’aumento del battito cardiaco, al respiro più frequente e a sensazioni e pensieri piacevoli e di benessere.
• Fase della Risoluzione: rappresentata da una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere psicofisico generale.
Orbene, le disfunzioni sessuali possono caratterizzare una o più delle fasi appena descritte; abbiamo infatti:
• Disturbi del desiderio: disturbo da desiderio ipoattivo (il più frequente nelle donne: 25/30%) e disturbo da avversione sessuale.
• Disturbi dell’eccitazione sessuale: disturbo dell’eccitazione sessuale nella donna e disturbo dell’erezione (DE) nell’uomo: presente in 3 milioni e mezzo di uomini che comporta l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione adeguata ad ottenere un rapporto sessuale soddisfacente per entrambi i partner.
• Disturbi dell’orgasmo: eiaculazione precoce (EP) nell’uomo. È il disturbo sessuale più diffuso in ambito maschile; l’EP è costituita da una persistente o ricorrente eiaculazione con minima stimolazione sessuale, prima, durante e dopo la penetrazione e comunque prima che la persona lo desideri. È il grande killer dell’intimità di coppia (Graziottin e Iannini). Di essa soffrono quattro milioni di italiani tra i 18 e i 70 anni di età. E’ più corretto dire 4 milioni di coppie in quanto l’eiaculazione precoce è un disturbo che colpisce la coppia nella sua più profonda intimità e non solo l’uomo.
• Anorgasmia o frigidità nelle donne; è la difficoltà a raggiungere l’orgasmo o l’assenza totale di esso; il disturbo riguarda 4 milioni e mezzo di donne.
• Disturbi sessuali caratterizzati da dolore: dispareunia maschile e femminile che rende il rapporto sessuale doloroso e vaginismo. Esso consiste in una contrazione involontaria dei muscoli che circondano la vagina, rendendo difficoltosa o impossibile la penetrazione; è presente in 1 milione di donne italiane.
Come si è visto, i disturbi sessuali sono molto diffusi: ne soffrono complessivamente 16 milioni di italiani, uomini e donne, ma il dato numericamente così rilevante, di fatto non è seguito da una ricerca di soluzione o da una richiesta di aiuto.
Inibizioni, paure, tabù, difficoltà emotive rendono estremamente difficile l’avvio di una consulenza specialistica in questo ambito della sfera intima. C’è il rischio così che si venga a creare un empasse, una condizione di stallo nella relazione di coppia, fonte di frustrazione e sfiducia nella propria competenza erotica nell’uomo e caduta e perdita del desiderio sessuale nella donna, a causa della persistente insoddisfazione.
Cosa fare?
Il primo passo da compiere è prendere atto e affrontare senza indugio il problema cercando di superare il senso di vergogna che impedisce di rivolgersi allo specialista: chiedere aiuto è un autentico gesto di amore.
Per quanto riguarda questo aspetto le donne appaiono sensibilmente più disponibili e più attive dei maschi, meno inibite, meno "frenate" nel chiedere aiuto al medico o allo specialista. Forse perché ora sono più consapevoli del diritto alla gioia sessuale e quindi motivate a superare le difficoltà personali o quelle del partner per raggiungere o recuperare un’intesa sessuale gratificante, fonte di benessere.
Quali sono i fattori che determinano i disturbi sessuali?
Per rispondere alla domanda è opportuno risalire alle caratteristiche della sessualità umana. Essa è
(a) multifattoriale e (b) multisistemica. Multifattoriale in quanto ad essa concorrono fattori biologici,
psicoemotivi e culturali. Multisistemica in quanto dal punto di vista biologico essa dipende dal sistema nervoso, vascolare, ormonale, muscolare, metabolico e immunitario (Graziottin 2012).
Un quadro di così evidente complessità esige necessariamente un approccio conoscitivo multidisciplinare; i disturbi sessuali non possono essere affrontati in modo unilaterale; essi devono prevedere una molteplicità di approcci e di rimedi, in risposta alla molteplicità dei fattori che li determinano.
La sessualità umana è il terreno di incontro per eccellenza della medicina e della psicologia, dove si può ricomporre e superare il dualismo tra mente e corpo e restituire alla persona la sua unicità e integrità.
Dalla condivisione di queste convinzioni e dal desiderio di valorizzare l’apporto di esperienze cliniche maturate in ambiti diversi, si è recentemente costituito presso il Polispecialistico San Lucio di Carlazzo un team interdisciplinare di lavoro, formato da un ginecologo (dott. D. Codella) uno psicologo (dott. L. Bertossi) e un urologo (dott. R. Galdini) per fornire un possibile rimedio ai problemi di natura sessuale e restituire così all’individuo e alla coppia una condizione di benessere e una qualità di vita migliore.
Se dopo aver letto l’articolo pensi che l’argomento possa essere di tuo interesse, prendi contatto e chiedi un primo colloquio di accoglienza con il dott. Luigi Bertossi, psicologo e psicoterapeuta del team.

Articolo del:


di Dott. Luigi Bertossi

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