Pir - Piani individuali di risparmio: i vantaggi


I PIR sono stati introdotti con l’ultima legge di Bilancio e come tutte le novità devono essere inquadrati mediante un’analisi delle caratteristiche
Pir - Piani individuali di risparmio: i vantaggi
INVESTIMENTO DI MEDIO PERIODO
Il piano individuale di risparmio è una nuova forma di investimento a medio termine, introdotta in Italia dal gennaio 2017, con lo scopo di rilanciare l’economia del Paese canalizzando i risparmi delle famiglie italiane a favore delle piccole medie imprese italiane ed europee radicate nel territorio italiano, prevedendo importanti vantaggi fiscali per i risparmiatori.
I PIR sono "contenitori fiscali" all’interno dei quali i risparmiatori possono collocare qualsiasi tipologia di strumento finanziario (azioni, obbligazioni, quote di oicr, contratti derivati) o somma di denaro.

CARATTERISTICHE
Ogni risparmiatore può investire nei PIR, ottenendo vantaggi fiscali davvero attraenti, purché vengano rispettati alcuni requisiti:
- il 70% del totale investito deve essere costituito da strumenti finanziari emessi da aziende italiane o aziende europee con una stabile organizzazione in Italia;
- durata minima dell’investimento per usufruire dei vantaggi fiscali: 5 anni;
- le somme o valori investiti non possono superare i 30mila euro per anno solare e complessivamente 150mila euro entro i 5 anni;
- sottoscrivibili solo da persone fisiche residenti fiscalmente in Italia. Ogni persona fisica può essere titolare di un solo PIR.

I VANTAGGI
Se l’investitore mantiene il proprio investimento in PIR per una durata minima di 5 anni beneficerà:
- dell’esenzione delle tasse sui capital gain, ossia l’azzeramento della tassazione sui redditi generati dall’investimento (le attuali percentuali dei tassi sono 12,5% su titoli di Stato e 26% su azioni e obbligazioni);
- in caso di decesso del titolare del PIR, non viene applicata la tassa di successione sul capitale versato. Si beneficia di tale agevolazione anche nel caso in cui non siano trascorsi ancora 5 anni dall’investimento.
Un altro importante vantaggio, per alcuni PIR costituiti da OICR, è costituito dalla mancanza di vincoli o penali qualora si volesse effettuare il disinvestimento prima dei cinque anni. In questo caso, non essendosi consolidato il regime di esenzione, l’investimento subirà le ordinarie ritenute.
Dopo i primi mesi, il successo dei PIR è andato ben oltre le prime previsioni.
È importante sottolineare come l’investimento in PIR debba essere inserito all’interno di una pianificazione integrata del portafoglio del risparmiatore fondata sul concetto di diversificazione.

In quest’ottica, sarebbe più opportuno inserire i PIR all’interno di un dossier titoli specifico che funga da contenitore per una gestione più efficiente.

Articolo del:


di Gionni Bailetti

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