L’asimmetria informativa


Quando un risparmiatore sottoscrive un prodotto di risparmio gestito si trova quasi sempre in una condizione di svantaggio
L’asimmetria informativa
L’asimmetria informativa
Il sapere è potere

Asimmetria: "Nel linguaggio dell’economia la imperfetta distribuzione delle informazioni tra le diverse categorie di operatori" (Treccani)

Quando un risparmiatore sottoscrive un prodotto di risparmio gestito si trova quasi sempre in una condizione di svantaggio e quanto più il prodotto è complesso tanto più l’asimmetria informativa risulta maggiore. Ed è proprio questa la condizione che spesso si riscontra nel sistema finanziario dove la parte del leone la fanno banche, società d’intermediazione mobiliare e assicurazioni.

Due sono le fasi più insidiose di una tale condizione:
- l’informazione nascosta o selezione avversa
- l’azione nascosta o azzardo morale

Nella prima fase l’intermediario finanziario, prima della conclusione del contratto, comunica intenzionalmente soltanto alcune delle informazioni in suo possesso inducendo il risparmiatore ad effettuare scelte per lui maggiormente onerose ed inefficienti.

Nel seconda fase, a conclusione di contratto avvenuto, l’intermediario finanziario mette in atto azioni difficilmente osservabili da chi non ha padronanza della materia, tali da generare un maggiore e illegittimo tornaconto a scapito del risparmiatore.
Esempio: l’intermediario finanziario nel collocare prodotti di risparmio orienta la propria clientela su portafogli gestiti con ampia discrezionalità nell’esposizione al rischio (v. Fondi flessibili), ma con maggiori ritorni commissionali elevando sensibilmente il suo margine di guadagno.

In buona sostanza in un tale rapporto, per la complessità intrinseca di determinati strumenti finanziari, il risparmiatore, fragile bersaglio di un mercato dominato dall’offerta, difficilmente è in grado di evitare le insidie nascoste nelle fasi sopra menzionate.

Va da sé che solo un consulente finanziario indipendente (unico vero libero professionista totalmente esente da conflitti d’interesse non dipendendo e non rappresentando alcun intermediario finanziario) può essere oggettivamente credibile nella volontà di neutralizzare in modo efficace la perdurante asimmetria informativa, interponendosi tra domanda e offerta, nell’esclusivo interesse del risparmiatore dal quale viene unicamente pagato.

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di Nivel Egidio Ruini

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