DSA (parte seconda)


Disgrafia, disortografia e discalculia
DSA (parte seconda)
Disgrafia
La disgrafia è un disturbo qualitativo del processo di trasformazione delle informazioni verbali ascoltate o pensate in forma scritta, per cui l'apprendimento della scrittura si rivela difficile e faticoso, questo disturbo non interessa le regole ortografiche e sintattiche anche se vi è una ricaduta sui testi prodotti per impossibilità di rilettura e autocorrezione.
La disgrafia può essere dovuta a numerosi fattori.
Il bambino ha difficoltà nel ricordare come si formano le lettere e nel riprodurre la forma delle lettere nelle diverse modalità: stampatello, corsivo, minuscolo, maiuscolo; inoltre ci sono gravi difficoltà nel mantenere i rapporti di misura, spessore, spazio sul foglio.
Spesso il bambino tiene la matita in modo sbagliato e l'atto della scrittura diventa faticoso, la scrittura può essere un misto di lettere maiuscole e minuscole.
L'automatizzazione nella scrittura dovrebbe avvenire, generalmente, dalla terza elementare, da questo periodo è possibile, per il bambino, velocizzare la scrittura e personalizzare la grafia, e, nella lettura, avere l'impressione di accedere direttamente al significato, senza bisogno di un'attenzione eccessiva.

Disortografia
La disortografia si riferisce alla scorretta trasformazione grafica del messaggio orale ascoltato o pensato, troveremo quindi la presenza di numerosi errori di ortografia nel testo del bambino.

Discalculia
La discalculia evolutiva è un Disturbo Specifico, relativo agli apprendimenti ed alle abilità matematiche e numeriche.
Come tutti i DSA, esso si manifesta in bambini normodotati, in assenza di danni neurologici.
A volte la discalculia evolutiva è presente in bambini che manifestano anche un Disturbo Specifico relativo alle abilità di lettura.
I bambini discalculici manifestano difficoltà nell'automatizzare le procedure del conteggio, nella transcodifica (passaggio da un tipo di codice all'altro), nell'acquisire e recuperare correttamente i fatti aritmetici, nell'esecuzione e nell'applicazione delle giuste procedure di calcolo.
Le abilità di calcolo dipendono da diversi sistemi, indipendenti tra loro a livello neuropsicologico:
- il sistema di comprensione numerico, che ci consente di riconoscere i numeri nei vari codici e ci permette di trasformarli in una rappresentazione astratta di quantità.
- il sistema di produzione numerico, che ci consente di produrre i numeri nei vari codici.
- il sistema di calcolo numerico, che permette di manipolare le rappresentazioni numeriche attraverso i segni delle operazioni, i "fatti numerici" o operazioni di base (es.: 5x5; 10+10; ecc.), e le procedure del calcolo.
La pratica clinica ha evidenziato come l'insuccesso prolungato, generando scarsa autostima e mancanza di fiducia nelle proprie capacità, possa indurre nel bambino frustrato dai suoi inspiegati insuccessi la manifestazione di una serie di disagi che vanno dalla demotivazione all'apprendimento, ad una forte inibizione, ad atteggiamenti aggressivi, fino, in alcuni casi, alla depressione; inoltre, poiché l'erronea attribuzione dei risultati scolastici insoddisfacenti vengono imputati alla distraibilità, al disinteresse o allo scarso impegno, questi alunni, oltre a sostenere il peso della propria incapacità, se ne sentono anche responsabili e colpevoli.
Fino all'elaborazione della diagnosi, quindi, il soggetto con DSA vive tutte le sfaccettature del disagio emotivo legato alle sue difficoltà, ecco perché è importante diagnosticare precocemente tali difficoltà ed intervenire con trattamenti specifici.

Articolo del:


di Emanuele Lucchetti

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