Welfare Aziendale: interpello Regione Lombardia


Parliamo di welfare aziendale, in particolare dell’Interpello della Direzione regionale della Lombardia dell’agenzia delle Entrate
Welfare Aziendale: interpello Regione Lombardia
Torniamo a parlare di welfare aziendale, in modo particolare dell’Interpello della Direzione regionale della Lombardia dell’agenzia delle Entrate di recente emanazione, sugli obiettivi presenti in un piano welfare.

Cosa è il welfare aziendale?
Il Welfare aziendale è l’insieme di benefit e servizi, forniti dall’azienda ai propri dipendenti, col fine di migliorarne la vita privata e lavorativa in numerosi ambiti.
Dal sostegno al reddito familiare, alla genitorialità, alla tutela della salute, fino a misure per il tempo libero e agevolazioni di carattere commerciale.
Ha come obiettivo l’aumento della soddisfazione dei lavoratori, il miglioramento del clima aziendale e l’aumento della motivazione dei dipendenti.
Può fidelizzare le risorse strategiche e attrarre talenti, nonché ottimizzare i costi aziendali.

Come sono tassati questi servizi e benefit?
Sono delle somme nette per il dipendente, che quindi può usufruire di determinati servizi senza prelievo fiscale e contributivo.

Quali sono le ultime disposizioni in tema?
In risposta ad un recente interpello, la Direzione regionale della Lombardia dell’agenzia delle Entrate si è espressa in tema welfare per evidenziare alcuni aspetti legati all’erogazione delle somme.
Da questa risposta si evince che un piano di welfare può prevedere l’erogazione dei benefit e servizi ai lavoratori collegato al raggiungimento di obiettivi, sia aziendali che individuali.
L’unica condizione che l’agenzia pone è che il budget di spesa assegnato in servizi e benefit, in caso di non utilizzo da parte del lavoratore, non venga convertito in denaro e rimborsato al lavoratore.
Nessun problema neppure se il piano di welfare dovesse determinare situazioni di disparità tra dipendenti nell’accesso ai servizi di welfare offerti, questo perché i dipendenti potrebbero avere degli obiettivi individuali differenti che generano di conseguenza differenti trattamenti.
Tale aspetto è interessante dato che fino a ora, vi erano delle perplessità in relazione al fatto che un piano di welfare premiale offerto a tutti i dipendenti o a categorie di essi, potesse contemplare anche degli obiettivi individuali, quindi del singolo lavoratore.
L’interpretazione data chiarisce meglio il modo attraverso cui le aziende possono costruire un piano di welfare, aumenta gli strumenti a disposizione delle stesse per costruire delle strutture retributive che meglio si adattano alle proprie esigenze e a quelle dei lavoratori.
Il legislatore sta mostrando una certa apertura nei confronti del welfare aziendale che ricordiamo essere uno dei principali strumenti utilizzati dalle aziende e apprezzati dal lavoratore.

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di Ilaria Agazzi

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