Meglio gli ETF o i certificati?


ETF vince il confronto. Quali sono i vantaggi?
Meglio gli ETF o i certificati?
Sia per i certificati che per gli ETF il valore dello strumento è agganciato a un indice, ma vi sono delle differenze, vediamo quali:
1) Struttura giuridica: l'etf è un fondo, non ha il rischio emittente perché il patrimonio del fondo è separato da quello della società che lo gestisce. I certificati invece, sono emessi da società veicolo è pur considerando che sono emessi solitamente da banche di grandi dimensioni espongono in qualche misura l'investitore al rischio emittente.
2) Struttura dei costi: gli ETF sono più trasparenti, infatti l'investitore può sapere con facilità gli oneri che gravano sui fondi quotati, mentre il certificato è la somma di due componenti, bond e opzione, che sono più difficilmente valutabili. Inoltre l'investitore in ETF è il beneficiario dei proventi distribuiti dalle azioni in portafoglio perchè queste vengono girati al sottoscrittore o reinvestiti sul patrimonio dell'etf stesso, i certificati non riconoscono agli investitori dividendi incassati dai titoli in portafoglio che vengono lasciati all'emittente.
3) Trasparenza: l'etf è quotato in borsa ed ha commissioni di gestione minime, mentre i certificati non vanno al listino automaticamente, spesso tale mancata quotazione equivale ad una minore liquidabilità e in caso di disinvestimento prima della scadenza l'investitore deve subire il prezzo imposto dall'unica controparte cioè la banca, non hanno commissioni di gestione ma hanno prezzi denaro lettera solitamente più ampi rispetto agli ETF, hanno inoltre significative commissioni in fase di collocamento.
4) Strutura fiscale: il trattamento fiscale gioca a vantaggio dei certificati in quanto generano solo redditi diversi, mentre gli ETF danno vita quasi sempre a redditi di capitale che non possono essere portati in compensazione con eventuali minusvalenze presenti in zainetto fiscale.
Quindi gli ETF presentano più vantaggi rispetto ai certificati a meno che il solo driver di acquisto riguardi la finalità fiscale per il recupero di minusvalenze pregresse da compensare entro 4 anni dalla loro generazione in zainetto fiscale.

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di Giuseppe Giusto

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