La nozione giuridica di know how


Caratteri distintivi e cenni legislativi sul know how
La nozione giuridica di know how
La nozione di "know-how" a livello internazionale può essere ricavata indirettamente all'articolo 39, co. 2, de "The Agreement on Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights" (c.d. "TRIPs"), firmato a Marrakech il 15 aprile 1994, che disciplina tutti gli aspetti commerciali in riferimento ai diritti di proprietà intellettuale e rappresenta uno dei pilastri dell’organizzazione mondiale del commercio. Questa disposizione, che si occupa di informazioni riservate descrive le tre condizioni che queste devono soddisfare per poter beneficiare della protezione normativa, puntualizzando che devono:

(a) essere segrete, nel senso che non devono essere generalmente note o facilmente accessibili (<>);
(b) avere un valore commerciale, in quanto segrete (<>);
(c) essere state oggetto di iniziative intraprese da colui che ne ha disponibilità legale, per mantenerle segrete (<>).
Ed è appena il caso di rammentare che l’accordo TRIPs riguarda gli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale. Esso figura nel pacchetto di accordi firmato a Marrakech nel 1994 e risponde alle specifiche esigenze dei Paesi industrializzati, principalmente gli Stati Uniti, l’Unione Europea ed il Giappone, i quali possiedono la maggior parte dei brevetti, dei marchi e dei copyrights che esistono al mondo.

Il legislatore comunitario a sua volta definisce, nell’ambito del diritto della concorrenza applicato al franchising, il know-how come: <>; puntualizzando che: <> (così art. 1, lett. g) del Regolamento (UE) n. 330/2010 della Commissione, del 20 aprile 2010, come già, inizialmente, l’abrogato REG. CE n. 2790/99, art. 1, lett. f), definizione cui si è ispirato il legislatore italiano che appunto definisce il "know - how" come: <> (art., co. 3, lett. a l. 129/2004).

Vale la pena segnalare due importanti pronunce del Consiglio di Stato in merito alle caratteristiche del know - how ed alle modalità della sua trasmissione. Nella sentenza n. 1459 del 22 marzo 2004 si rileva che: <>. Nella sentenza n.113 del 12 gennaio 2011, fra i motivi della decisione, invece, è si legge che:<>. Ancora sul tema prima dell’entrata in vigore della l. del 2004, v. Trib. Milano, 28/02/2002 Borrelli c. Soc. W.D.C..

Ad integrazione e completamento della definizione di know-how ricavabile dall'articolo 39, co. 2, TRIPs e del Regolamento UE del 2010, vi sono, infine, le precisazioni contenute negli Orientamenti sulle Restrizioni Verticali della Comunità europea, ov’è peraltro chiarito che gli accordi di franchising sono il più chiaro esempio di trasferimento di know-how all’acquirente per fini di commercializzazione.

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di Avv. Renato Rugiero

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