Fatturazione elettronica: il punto di Confindustria


Ecco i benefici dell’adozione dell’utilizzo della fattura elettronica in una recente nota di Confindustria
Fatturazione elettronica: il punto di Confindustria
La fatturazione elettronica è una solida realtà da alcuni anni nelle imprese private che hanno rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione. A breve, con la Legge sul bilancio 2018, sarà introdotto l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica anche negli scambi B2B (business to business) tra imprese private, da gennaio 2019.
E’ dunque consigliabile adottare fin da subito la fattura digitale in modo da essere preparati per tempo. Il punto cruciale, però, è che la fatturazione elettronica non deve essere valutata come un ulteriore adempimento fiscale, ma come un’opportunità da cogliere per migliorare i processi amministrativi interni creando nel contempo un vantaggio competitivo rispetto a chi si adeguerà piu’ tardi..

Come già espresso in un mio precedente articolo, i vantaggi della fatturazione digitale sono diversi e notevoli:
- risparmio considerevole di costi e tempi dovuto a una maggiore efficienza dei processi aziendali
- maggior liquidità legata alla riduzione dei costi da devolvere a investimenti
- maggior efficienza delle attività connesse alla gestione dei documenti contabili che comporterà una riduzione degli errori nonche’ migliorerà rapporti e comunicazioni con i soggetti esterni
- maggiore immagine e competitività sia a livello nazionale sia europeo
- benefici fiscali previsti dalla legge

In una recente nota di aggiornamento di Confindustria del 31 ottobre 2017 - "Fatturazione elettronica e adempimenti IVA connessi" - sono state analizzate le normative comunitarie e nazionali ad oggi vigenti oltre a contenere proposte e indicazioni su possibili linee di intervento sulla modalità dell’adempimento, prima fra tutte la convenienza di un generalizzato obbligo di fatturazione elettronica.
Ciò che qui vado a sottolineare è il contenuto della nota che riguarda i vantaggi riferiti all’adozione della fatturazione elettronica attraverso degli stralci tratti dalla nota stessa.

Come introdotto nel testo di Confindustria "la diffusione della fatturazione elettronica può rappresentare un fattore cruciale per l’evoluzione e la digitalizzazione del Paese, poiché potenzialmente in grado di favorire l’ammodernamento e la semplificazione, non solo dei processi gestionali delle imprese, ma anche delle procedure di "audit" dell’Amministrazione finanziaria".

E’ dunque considerata di importanza strategica la diffusione dell’utilizzo della fatturazione elettronica per diversi motivi. Il primo beneficio è, come già detto, una riduzione dei tempi e dei costi relativi alla gestione e documentazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA. Nella nota si legge: "Si pensi, a titolo esemplificativo, alla riduzione dei tempi di trasmissione di documenti tra gli operatori e dei tempi di consultazione e reperimento dei dati necessari alla loro redazione, nonché alla riduzione dei costi connessi all’acquisto dei materiali e agli spazi dedicati alla conservazione dei documenti medesimi".

Altro beneficio, secondo Confindustria, è il processo di innovazione che si genererebbe all’interno dell’impresa dato che "un sistema generalizzato di fatturazione elettronica, dovendo essere integrato, necessariamente, in un più ampio processo di automazione e digitalizzazione di tutti i processi aziendali, facilita l’innesto di innovazione nell’impresa aumentando esponenzialmente i benefici".

Confindustria, però, accenna anche alle criticità derivanti dall’utilizzo della fatturazione digitale, che però non sono legate allo strumento in sé, quanto a una cultura imprenditoriale digitale ancora acerba.
L’adozione della fattura elettronica comporta - sottolinea Confindustria - implicazioni economiche e organizzative, soprattutto nella fase iniziale di adozione dello strumento. Dunque, la stessa Confindustria auspica che un eventuale obbligo di digitalizzazione avvenga dopo un "lavoro preparatorio meticoloso (da parte delle istituzioni, nda), finalizzato ad individuare chiare, efficienti e condivise procedure attuative che permettano di contenere i costi a carico delle imprese e eventuali futuri errori o ostacoli tecnico-operativi". E aggiunge: "non possiamo non rilevare che, dimostrazioni d’inadeguatezza e di scarsa preparazione, come
quella vissuta in occasione del primo invio dei dati delle fatture di quest’anno (...), non agevolano il lavoro delle imprese e contribuiscono a minare il rapporto di fiducia tra fisco e contribuente".

La strada è già segnata. Dunque, perché aspettare a farsi trovare impreparati?

Articolo del:


di Rag. Lorenzo Petronio

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