Agevolazioni per l`apertura di attività


Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per imprese e professionisti. Opportunità da non trascurare
Agevolazioni per l`apertura di attività
Dopo un periodo di sospensione di circa un anno, sono ritornate le agevolazioni per l`apertura di un`attività d`impresa prevista dal Titolo II del D. Lgs 185/2000, ossia l`autoimpiego. Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per aprire un’attività nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La prima misura riguarda l’inizio di un’attività di lavoro autonomo (professionale, imprenditoriale, commerciale, artigianale) di più modesta entità, con un contributo che va a coprire le spese per investimenti iniziali e le spese di gestione del primo anno di attività. Il contributo previsto è del 50% a fondo perduto e del 50% a finanziamento agevolato (visti i tassi di interesse in vigore ad oggi, un finanziamento praticamente a costo quasi zero). L’investimento massimo ammissibile è di 25.823 euro. E’ un’agevolazione quindi rivolta a persone fisiche che intendono avviare un’attività di lavoro in forma di ditta individuale, che, alla data di presentazione della domanda, hanno la maggiore età e siano non occupati.

Nell’ipotesi di un avvocato come di un piccolo artigiano che abbia un progetto di allestimento del suo ufficio o della sua sede che costa (preventivi alla mano) € 20.000,00 più circa € 4.000,00 di spese di gestione per il primo anno di attività, una volta assegnato il contributo si vedrà riconosciuti tutti e 24.000 € di cui 12 mila a fondo perduto e 12 mila a finanziamento agevolato. Al di là di tutti i regolamenti previsti dalla normativa, è necessario verificare con il cliente tutti i dettagli e le sfaccettature dell’operazione, in quanto non è sempre conveniente accedere a queste forme di aiuto. E’ necessario analizzare in maniera capillare tutta la situazione economica e patrimoniale di ogni singolo cliente. Un aspetto da tenere in molta considerazione è quello del vincolo quinquennale dell’esercizio dell’attività finanziata, a prescindere dall’andamento economico della stessa. Il vincolo consiste nell’impossibilità di cessare l’attività, così come di porre in essere operazioni di finanza straordinaria (trasformazioni, fusioni, scissioni). Una volta presentata la domanda, Invitalia ha tempo circa sei mesi per fornire una risposta di accettazione del contributo o meno. Dopo di che, vi saranno degli incontri con i funzionari della stessa agenzia in merito alla bontà dell’iniziativa e degli investimenti.

In un periodo dove le banche, a torto o a ragione, stentano a dare credito alle start up, questa misura (come quella più importante della Microimpresa) rappresenta una buona opportunità. La seconda misura riguarda la Microimpresa dove è prevista la stessa modalità di aiuto, ma in funzione ad investimenti di più elevata entità e comunque non superiori a 129.114 euro. In questo caso, rispetto alla precedente ipotesi di lavoro autonomo, è necessario costituire una società di persone (società in nome collettivo o in accomandita semplice) dove almeno la metà dei soci per numero e per quote deve avere i requisiti, alla data di presentazione della domanda, di maggiore età, non occupazione e residenza nel territorio nazionale.

Articolo del:


di Dott. Riccardo Veneziano

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse