Le nostre scelte finanziarie


Le “Masse” si seguono, o dalle “Masse” ci si distingue…?
Le nostre scelte finanziarie
Daniel Kahneman, padre della finanza comportamentale e premio Nobel per l’economia nel 2002 grazie alla "Teoria del prospetto" formulata nel 1979, sostiene, in uno dei passaggi della sua teoria, che "I Risparmiatori si dedicano con molto entusiasmo a distruggere valore comprando ai massimi e vendendo ai minimi".

Ciò che Kahneman sostiene entrando nel merito si evidenzia come l’investitore sia avverso al rischio nei guadagni, ma diventa propenso al rischio nelle perdite.

Cosa significa tutto questo: che il singolo investitore nel "fai da te" distrugge valore perché condizionato dai suoi stati emotivi.

Il Rimpianto ed il Panico, i nostri "errori emozionali" più forti e più sofferti, ci inducono spesso a scelte affrettate e di conseguenza sbagliate, spesso "attenuati" da quel fenomeno chiamato "effetto gregge" che nel pensare che anche altre persone siano coinvolte nella stessa decisione il nostro dolore, essendo condiviso, è minore.

La storia non ci ha insegnato nulla essendo vero quanto scritto sopra...?

I Tulipani nel 1637, la South Sea Company e la Compagnie delle Indie nel 1720, Società ferroviarie nel 1840, gli Immobili giapponesi nel 1986, le Dot.com nel 2000, i mutui Subprime nel 2007...

Ho citato le più importanti "Bolle finanziarie" della storia, soprattutto per i "danni" creati.

Le sei "Bolle finanziarie" che ho ricordato hanno un denominatore in comune, cosa che deve far riflettere: il comportamento delle masse. Si sono sviluppate ed hanno trovato terreno fertile nell’entusiasmo delle persone, che, facendosi trascinare dalla massa con l’idea che la condivisione aggiungesse valore, hanno comprato senza tenere conto del reale valore del titolo o del bene oggetto del desiderio.

Friedrich Nietzsche scriveva: "Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore".

Sicuramente non è facile gestire i propri stati emotivi nel momento in cui ci troviamo in situazioni di ingenti perdite e di incertezza assoluta, ma possiamo sicuramente porci nelle condizioni di non arrivare a quei momenti.

Un buon punto di partenza è avere ben chiaro i propri obiettivi, finanziari e patrimoniali, ed avere un’idea di quali tra gli strumenti finanziari presenti sul mercato siano i più idonei da usare per raggiungerli.

E’ anche vero che oggi tra banche, società di gestione e società di consulenza indipendente, i prodotti finanziari presenti sul mercato sono più di 18.000.

Affidarsi ad un consulente finanziario è sicuramente un motivo per distinguersi e per essere guidati nel complesso processo per una corretta scelta degli strumenti finanziari utilizzati e per un costante e attento controllo dell’evoluzione del proprio patrimonio.

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di Enrico Di Nuzzo

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