Privati: come difendersi da usura e anatocismo


La maggior parte dei conti correnti e mutui stipulati sono viziati da anomalie bancarie a scapito dei cittadini. Ecco come difendersi
Privati: come difendersi da usura e anatocismo
Conti correnti e mutui sono i pressoché unici servizi richiesti dai privati cittadini alle banche finalizzati alla gestione delle finanze personali, nel primo caso, e al finanziamento, nel secondo. Sono servizi ampiamenti diffusi e regolati da apposite norme e regolamenti.

In particolare, il conto corrente è definito dall’art. 1823 del Codice Civile come un "contratto col quale le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse, considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto", mentre il mutuo è descritto dall’art. 1813 del Codice Civile come un "contratto col quale una parte consegna all'altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità".

Molto frequentemente, purtroppo, tali contratti sono viziati dalle cosiddette anomalie bancarie o finanziarie, ovvero l’usura e l’anatocismo applicate dagli istituti di credito a danno del privato cliente che, ignaro, si ritrova a versare a titolo di interesse più di quanto realmente dovuto.

Il risultato di entrambe le anomalie è sempre lo stesso, cioè il maggior esborso finanziario del cittadino, ma il meccanismo è differente. L’usura consiste nell’applicazione di tassi di interesse che superano la soglia massima consentita per legge, mentre l’anatocismo è la capitalizzazione degli interessi in forma composta e non semplice, ovvero il calcolo degli interessi passivi non soltanto sul capitale finanziato, ma sul montante composto dal capitale finanziato più gli interessi passivi già maturati. Si tratta, in sostanza, di un pratica che consiste nel calcolare gli interessi sugli interessi, un circolo vizioso che grava pesantemente e illecitamente sulle finanze del privato.

Un’ulteriore differenza tra usura e anatocismo è rappresentata dal diverso carattere di illiceità tra le due pratiche. L’usura è un reato penale, introdotto nell’articolo 644 del Codice Penale e ridisegnato in chiave contemporanea e oggettiva dalla Legge 108/96. Le sanzioni a carico di chi applica gli interessi usurai sono la reclusione da due a dieci anni e una multa compresa tra i 5.000 e i 30.000 euro. Le pene, tra l’altro, possono essere aumentate da un terzo alla metà nei casi specifici elencati dallo stesso art. 644 del Codice Penale.

L’anatocismo, invece, è una pratica che, entro determinate condizioni, è permessa dalla legge. Nel caso di mancato rispetto normativo si sfocia in un illecito civile, ma mai in illecito penale. Purtroppo, solo dopo appena sei mesi dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2014, che aveva vietato alle banche il ricorso all’anatocismo, tale pratica è stata riammessa con l’art. 31 del D.L. 91/2014 che recita, al secondo comma: "Fino all'entrata in vigore della delibera del CICR prevista dal comma 2 dell'articolo 120 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, continua ad applicarsi la delibera del CICR del 9 febbraio 2000, recante "Modalità e criteri per la produzione di interessi sugli interessi scaduti nelle operazioni poste in essere nell'esercizio dell’attività bancaria e finanziaria".

Nonostante i paletti della normativa, anche l’anatocismo, così come l’usura, viene praticato in maniera illecita dagli istituti di credito. Basti pensare che soltanto l’usura è praticata sulla maggior parte dei mutui stipulati negli ultimi 5/6 anni.

Il cittadino come fa a difendersi allora? Scovare le pratiche illecite di anatocismo e di usura è possibile attraverso un’analisi puntuale dei documenti bancari al fine di poter richiedere il rimborso delle somme ingiustamente versate alla banca. Sono numerose, infatti, le cause intentate dai privati contro gli istituti di credito per ottenere un equo risarcimento.

I documenti e gli elementi da mettere sotto la lente di ingrandimento per controllare la regolarità della tenuta dei conti correnti e dei mutui sono, tra gli altri, gli scalari trimestrali, i tassi di interessi debitori applicati, la durata del conto corrente, i saldi annuali e gli estratti conto trimestrali...tutte informazioni facilmente reperibili. Effettuata un’indagine contabile sulla documentazione bancaria è possibile sapere con certezza se è stato compiuto un illecito e, in caso affermativo, quanto è stato ingiustamente sottratto.

Il nostro studio offre la possibilità di ottenere una pre-analisi, totalmente gratuita, su eventuali anomalie bancarie. Per ulteriori chiarimenti, non esitate a contattarci.

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di Dr. Piero Mistretta

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