Situazione post voto in Italia


Quanto i risultati elettorali influiranno negativamente (?) sui mercati
Situazione post voto in Italia
Il rosatellum, come era facile prevedere, lascia l’Italia, reduce da anni di governi tecnici, con un legislativo senza una chiara maggioranza.
Ciò comporta come stretta e correlata conseguenza un gioco di poteri per avere una maggioranza di governo basata su compromessi per i vari ruoli da ricoprire.
L’Italia da sempre sotto l’attenta analisi dell’Europa al fine di assestare il proprio debito pubblico ed adeguarsi ai parametri di stabilità imposti dalla politica economica europea, all’indomani delle elezioni deve passare il vaglio dei mercati internazionali, non solo europei, mercati già segnati dalle scelte politico-amministrative di Trump, nella specie i dazi, di segno completamente opposto rispetto al suo predecessore.
In effetti lo scenario politico italiano così complicato e non nitido si riverbera sui mercati che dal giorno dopo il voto stanno registrando grande volatilità, che permarrà finché non verrà chiarita la posizione delle principali forze politiche italiane cosiddette anti sistema, che in questa tornata elettorale si sono affermate, ovvero il Movimento 5 stelle e la Lega.
Nelle previsioni pre-elezioni ci si attendeva una tendenza elettorale spostata verso la Destra, ma non di certo una Lega così forte.
Quest’ultimo dato potrebbe aumentare le critiche degli investitori soprattutto nel settore bancario, situazione che non si sarebbe verificata qualora Forza Italia avesse raggiunto un miglior risultato elettorale, poiché più vicina come politica ai mercati, al contrario della Lega che si pone in senso di frattura con l’Europa.
I mercati risentirebbero certamente di una ipotetica alleanza, poco probabile, tra Lega e Movimento 5 stelle.
In ogni caso non si dovrebbe assistere ad un crollo verticale, ma solo ad alta volatilità poiché il mercato era preparato ad un esito incerto.
L’Italia ormai risulta difficile a Governi stabili, che realizzino riforme concrete, apparendo agli occhi degli investitori come un paese più lento degli altri dal quale non ci si aspetta che diventi il motore dell’Europa ma che rimanga stabile nel tempo.
L’Europa peraltro risulta ben salda, la riconferma della Merkel è stata ben accolta così come viene apprezzata la politica perseguita da Macron.
La situazione italiana potrebbe creare una certa volatilità per le aziende con grandi esposizioni in Italia, ma non con caratteristiche di drammaticità. Le vere differenze e ripercussioni arriveranno molto probabilmente in seguito alle politiche sui dazi di Trump e dalla definitiva uscita della Gran Bretagna dall’Europa.

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di Dott. Andrea Campatelli

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