I rischi sono sempre in agguato...


Vecchie e nuove truffe del risparmio: attenzione ad uscire dal contesto
I rischi sono sempre in agguato...
Piccola rassegna stampa dell'ultima settimana, mentre sui quotidiani finanziari spicca lo scandalo che ha coinvolto Facebook: nuova sentenza della Cassazione sui bond Parmalat che decreta la nullità del contratto in assenza di adeguata informazione al cliente; il fondo USA "Preservation and Growth" (800 milioni di dollari di assets) in 48 ore, ha perso, all'inizio di febbraio oltre l'80% del proprio valore (con immaginabili, "nefaste" conseguenze sui sottoscrittori-risparmiatori); "Il Sole 24 Ore" del 23 marzo riporta la notizia di indagini sul presunto caso di traffici illeciti di dati allo scopo di profilare potenziali utenti-bersaglio allo scopo di inviare pubblicità per indurli ad acquistare determinati prodotti finanziari: abuso finanziario via web una delle ipotesi di reato su cui lavora la Guardia di Finanza.

Poi ci ricordiamo solo degli ultimi avvenimenti o di quel fatto che ci ha toccati da vicino: non dobbiamo dimenticare che la storia è piena di episodi ed eventi che per quanto improbabili si sono poi, in taluni casi verificati. La patina del tempo poi copre il ricordo...basti pensare che già oggi, a poca distanza dal "salvataggio" di importanti istituti di credito del ns Paese, il tema "bail-in" è vissuto in maniera più "serena" o il default di un emittente obbligazionario è un rischio percepito in maniera non così pressante.

Consiglio di visitare il sito ufficiale della CONSOB (accesso assolutamente libero): è possibile reperire le sanzioni comminate alle diverse società in materia di tutela del risparmio compresa la revoca a prestare un determinato servizio d'investimento, l'evidenza di società non autorizzate allo svolgimento di attività correlate alla sollecitazione del risparmio (e servizi ad essi correlati) compresa la "chiusura/sequestro" di piattaforme e siti on line che molto spesso promettono risultati fuori da un contesto di normalità (situazione macroeconomica, livello dei tassi ufficiali, caratteristiche dell'emittente, rendimenti attesi, prospettive reddituali delle aziende, situazione geopolitica, ecc...fattori sempre da considerare).

Per aver trascorso ormai oltre trent'anni nel mondo del risparmio, investimenti, finanza, borsa e quant'altro, penso di poter dire che truffe e crisi finanziarie più o meno gravi, più o meno sistemiche non sono terminate: anche in questo settore la storia un po' si ripete pur con forme e situazioni differenti.

Certo che l'avidità umana è un motore ed una spinta alla ricerca e all'innovazione: non tutti siamo uguali e per ciascuno il concetto di rischio o gli obiettivi di risultato, di tutela e di protezione possono assumere gradazioni diverse ma una sana dose di diffidenza dovrebbe essere ingrediente comune quando ci spingiamo oltre certi confini.

Da consulente finanziario, mi chiedo dunque quale sia il vantaggio del "fai da te" (ancora tanto in voga in Italia) e contestualmente mi auguro che le piattaforme di cosìdette "fintech" siano in grado, nell'evoluzione e nei miglioramenti che la tecnologia da un lato e la sofisticazione sempre più avanzata degli algoritmi dall'altro apportano, di indirizzare in modo corretto e coerente le scelte del risparmiatore.

Auguro infine a tutti di incontrare un consulente finanziario preparato, coscienzioso, aggiornato, rispettoso delle regole e del cliente, disponibile all'ascolto, spinto dalla volontà di mettersi dalla parte della persona che ha di fronte, per avviare una relazione costruttiva e duratura.

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di Stefano Chiavon

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