Resilienza delle Case in Paglia
Crediamo che nel periodo in cui il Paese è sottoposto a forti pressioni ambientali, la resilienza sia importante nel fattore umano
Crediamo che il modello di Abitazione oggi debba essere anche esso resiliente, dove tutti i materiali si sostengono fra loro attraverso questo principio, mantenendo la loro bio-compatibilità, eco-sostenibilità, comfort.
Bio-compatibilità - comfort
Un bel po’ di tempo fa ho cominciato a vedere l’Architettura da un altro punto di vista.
Ho iniziato ad interessarmi di vari modi di concepire la costruzione di una casa e mi sono imbattuto in corsi che mi potessero dare ulteriore bagaglio scientifico.
Tramite alcune associazioni ho iniziato questo percorso di conoscenza e riscoperta anche di valori come semplicemente la condivisione delle informazioni.
Così che ho conosciuto persone che avevano tutti obiettivi diversi ma che guardavano tutti verso una stessa direzione.
Ho cominciato a scoprire che non si finisce mai di imparare e avevo sottovalutato la possibilità di avere una così forte voglia di conoscenza e riscoperta di una manualità nelle lavorazioni di alcuni materiali naturali.
L’obiettivo comune è di creare abitazioni resilienti che hanno notevoli vantaggi economici e non solo sotto questo punto di vista.
Permettono di abbattere notevolmente i costi e rendere meno energivori gli edifici.
In questo tipo di edifici non è in gioco solo la paglia ma molti altri materiali naturali quali la terra cruda, il cocciopesto, la calce naturale, oli naturali e molti altri.
Nella preparazione degli intonaci o pavimenti le procedure non sono convenzionali all’edilizia tradizionale, entrano in gioco le diverse fasi di lavorazione.
Si impiega più tempo a realizzare un intonaco in cocciopesto o terra cruda ma la durabilità, traspirabilità sono maggiori in questo tipo di intonaci.
Traspirabilità
Le caratteristiche termo-fisiche e meccaniche sono migliorative rispetto ai materiali tradizionali.
La tendenza di oggi con l’industrializzazione dei prodotti è di andare veloce nelle lavorazioni dei materiali edili.
Si è poco coscienti che un intonaco tradizionale nel tempo avrà problematiche dovute anche alla scarsa traspirabilità del prodotto.
Bio-compatibilità ed eco-sostenibilità
Ogni materiale deve essere bio-compatibile ciò significa che deve trovarsi in equilibrio con noi stessi, con il comfort interno.
Per questo con l’uso dei materiali naturali vogliamo che le persone nella propria casa stiano meglio anche solo respirando.
Essere consapevoli di ciò che si respira e che non è nulla di nocivo, proprio perché oggi nella maggior parte delle abitazioni l’inquinamento indoor è sempre più frequente.
Qualità dell'aria indoor e comfort interno
Inoltre, le varie attività umane (cottura dei cibi, pulizia della casa, ecc.) contribuiscono alle emissioni di ulteriori inquinanti.
Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il maggiore fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale.
Emissioni
"In 70 anni la produzione di sostanze chimiche prodotte dall’uomo è aumentata da 1 a 400 milioni di tonnellate l’anno - affermazione del Professor Alessandro Miani, Presidente di SIMA ONLUS - e negli ultimi 50 anni l’uomo ha immesso nell’ambiente circa 80 mila nuove sostanze chimiche".
Bio-compatibilità - comfort
Un bel po’ di tempo fa ho cominciato a vedere l’Architettura da un altro punto di vista.
Ho iniziato ad interessarmi di vari modi di concepire la costruzione di una casa e mi sono imbattuto in corsi che mi potessero dare ulteriore bagaglio scientifico.
Tramite alcune associazioni ho iniziato questo percorso di conoscenza e riscoperta anche di valori come semplicemente la condivisione delle informazioni.
Così che ho conosciuto persone che avevano tutti obiettivi diversi ma che guardavano tutti verso una stessa direzione.
Ho cominciato a scoprire che non si finisce mai di imparare e avevo sottovalutato la possibilità di avere una così forte voglia di conoscenza e riscoperta di una manualità nelle lavorazioni di alcuni materiali naturali.
L’obiettivo comune è di creare abitazioni resilienti che hanno notevoli vantaggi economici e non solo sotto questo punto di vista.
Permettono di abbattere notevolmente i costi e rendere meno energivori gli edifici.
In questo tipo di edifici non è in gioco solo la paglia ma molti altri materiali naturali quali la terra cruda, il cocciopesto, la calce naturale, oli naturali e molti altri.
Nella preparazione degli intonaci o pavimenti le procedure non sono convenzionali all’edilizia tradizionale, entrano in gioco le diverse fasi di lavorazione.
Si impiega più tempo a realizzare un intonaco in cocciopesto o terra cruda ma la durabilità, traspirabilità sono maggiori in questo tipo di intonaci.
Traspirabilità
Le caratteristiche termo-fisiche e meccaniche sono migliorative rispetto ai materiali tradizionali.
La tendenza di oggi con l’industrializzazione dei prodotti è di andare veloce nelle lavorazioni dei materiali edili.
Si è poco coscienti che un intonaco tradizionale nel tempo avrà problematiche dovute anche alla scarsa traspirabilità del prodotto.
Bio-compatibilità ed eco-sostenibilità
Ogni materiale deve essere bio-compatibile ciò significa che deve trovarsi in equilibrio con noi stessi, con il comfort interno.
Per questo con l’uso dei materiali naturali vogliamo che le persone nella propria casa stiano meglio anche solo respirando.
Essere consapevoli di ciò che si respira e che non è nulla di nocivo, proprio perché oggi nella maggior parte delle abitazioni l’inquinamento indoor è sempre più frequente.
Qualità dell'aria indoor e comfort interno
Inoltre, le varie attività umane (cottura dei cibi, pulizia della casa, ecc.) contribuiscono alle emissioni di ulteriori inquinanti.
Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il maggiore fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale.
Emissioni
"In 70 anni la produzione di sostanze chimiche prodotte dall’uomo è aumentata da 1 a 400 milioni di tonnellate l’anno - affermazione del Professor Alessandro Miani, Presidente di SIMA ONLUS - e negli ultimi 50 anni l’uomo ha immesso nell’ambiente circa 80 mila nuove sostanze chimiche".
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