Venture capital

Nel 2017 gli investimenti diretti in venture capital hanno raggiunto la ragguardevole cifra di mille miliardi di dollari. Negli ultimi 5 anni la crescita è stata la più alta mai registrata.
Per i non addetti ai lavori, il venture capital è un investimento in una società di capitali, perlopiù non quotata sui mercati telematici, effettuata attraverso strumenti di debito (private debt) oppure di capitale (private equity), effettuata da parte di fondi specializzati. Personalmente sono convinto che questo settore sia ulteriormente destinato a crescere e che rappresenti un roseo futuro. La mia convinzione nasce principalmente dal tipo di approccio che (alcuni di) questi fondi hanno nei confronti delle aziende che vanno a supportare, che li vede in netta contrapposizione rispetto al settore bancario convenzionale.
Il fondo di venture capital, composto di manager giovani e molto scolarizzati, che in alcuni casi affiancano il management esistente, è in grado di valutare la sostenibilità di un progetto o di un investimento ed immettendo capitali freschi provenienti dal mercato degli investitori supporta l'azienda target accollandosi il rischio che è proprio di ogni attività imprenditoriale.
Viceversa l'attività bancaria tradizionale non poteva essere soggetta a rischio per cui non ci si preoccupava di valutare il "merito di credito" ma soltanto il patrimonio, perlopiù immobiliare, che oggi si trova abbondantemente fra gli asset bancari. Per questo oggi le banche, considerate da sempre al di sopra dell'economia reale (e non invece un ingranaggio della stessa) sono venute meno rispetto al loro ruolo storico di finanziatori, ruolo che sta per essere ricoperto, con una competenza ed una dedizione nemmeno lontanamente paragonabili, dal mondo del venture capital.