Salone del Risparmio 2018
Idee e strategie per il 2018
In questi giorni come sempre ho avuto il piacere di partecipare al Salone del Risparmio che si organizza a Milano.
Questa manifestazione consente di poter ascoltare le idee e le strategie dell'anno delle case d'investimento per l'anno in corso, anche per affrontare l'aumento di volatilità che ormai caratterizza i mercati. Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che nonostante gli alti e bassi, i mercati azionari, quest'anno dovrebbero dare risultati positivi, mentre non ci si aspetta di trovare valore nel mondo dei titoli governativi, se non di Paesi emergenti.
Altre considerazioni importanti vengono dall'analisi dei rapporti tra USA e Cina, visti in maniera molto meno drammatica di quanto alcune dichiarazioni, soprattutto da parte americana, lasciano presagire.
Impressionante è stato ascoltare i programmi di sviluppo che la stessa Cina ha in essere per i prossimi anni, con gli step che, nel 2049, anno del centenario della rivoluzione, porteranno il reddito procapite cinese al livello della Germania.
A fare da sfondo ad ogni conferenza e con sempre maggiore diffusione si è parlato dell'analisi ESG che sempre più case prodotto utilizzano come filtro finale per la creazione dei portafogli. Questo consente di fare analisi di lungo periodo e di individuare le società e i fondi che renderanno di più in futuro. I principi ESG consentono di individuare le linee guida per i prossimi anni affinchè il mercato dei capitali trovi la sua convergenza verso il raggiungimento degli obiettivi del 2050, stabiliti con gli accordi di Parigi, e sappia scegliere sin da oggi quelle che saranno le aziende che più si avvantaggeranno nei prossimi anni.
Sembra sempre più chiaro quindi che le scelte di portafoglio non dovranno solo contemplare come è stato finora un'analisi territoriale, diversificando gli investimenti per aree geografiche ma sarà sempre più preponderante invece un'analisi tematica, individuando i macrotrend che caratterizzeranno il futuro a prescindere da dove siano dislocate le aziende in cui si decide di investire.
Questa manifestazione consente di poter ascoltare le idee e le strategie dell'anno delle case d'investimento per l'anno in corso, anche per affrontare l'aumento di volatilità che ormai caratterizza i mercati. Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che nonostante gli alti e bassi, i mercati azionari, quest'anno dovrebbero dare risultati positivi, mentre non ci si aspetta di trovare valore nel mondo dei titoli governativi, se non di Paesi emergenti.
Altre considerazioni importanti vengono dall'analisi dei rapporti tra USA e Cina, visti in maniera molto meno drammatica di quanto alcune dichiarazioni, soprattutto da parte americana, lasciano presagire.
Impressionante è stato ascoltare i programmi di sviluppo che la stessa Cina ha in essere per i prossimi anni, con gli step che, nel 2049, anno del centenario della rivoluzione, porteranno il reddito procapite cinese al livello della Germania.
A fare da sfondo ad ogni conferenza e con sempre maggiore diffusione si è parlato dell'analisi ESG che sempre più case prodotto utilizzano come filtro finale per la creazione dei portafogli. Questo consente di fare analisi di lungo periodo e di individuare le società e i fondi che renderanno di più in futuro. I principi ESG consentono di individuare le linee guida per i prossimi anni affinchè il mercato dei capitali trovi la sua convergenza verso il raggiungimento degli obiettivi del 2050, stabiliti con gli accordi di Parigi, e sappia scegliere sin da oggi quelle che saranno le aziende che più si avvantaggeranno nei prossimi anni.
Sembra sempre più chiaro quindi che le scelte di portafoglio non dovranno solo contemplare come è stato finora un'analisi territoriale, diversificando gli investimenti per aree geografiche ma sarà sempre più preponderante invece un'analisi tematica, individuando i macrotrend che caratterizzeranno il futuro a prescindere da dove siano dislocate le aziende in cui si decide di investire.
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