Pil Mondiale
Il ruolo fondamentale del consulente nell'analisi del portafoglio dei clienti
Cosa spaventa di più i risparmiatori?
L'andamento dei mercati.
E' necessario sfatare un mito e mettere in chiaro una cosa: il Pil mondiale è una linea crescente.
E’ così che dobbiamo immaginare l’andamento dell’economia globale.
Se consideriamo gli ultimi 20 anni, notiamo che la crescita del Pil mondiale ha visto un’unica flessione, quella registrata durante la crisi del 2009.
Questo significa che le contingenze non frenano la crescita: l’Inghilterra e la Brexit, il rallentamento nella crescita dei Paesi Emergenti, le difficoltà del Portogallo e della Grecia che molti hanno temuto poter minare la tenuta del sistema economico europeo, le Banche Centrali con la riduzione del Quantitative Easing, la crisi del sistema bancario come ostacolo alla produttività delle aziende.
Ma la crescita mondiale non si ferma.
L’Italia è solo il 2,5% del Pil mondiale, e non dobbiamo limitarci ad osservare solamente quello che accade intorno a noi.
E’ invece importante alzare lo sguardo per renderci conto che pur di fronte a un ostacolo che condiziona negativamente un Paese, da un’altra parte del pianeta nascono nuovi stimoli che alimentano lo sviluppo di altri.
E guardando al futuro, la Banca Mondiale ha appena alzato le stime per l’anno in corso, stabilendo che nel 2018 la crescita economica globale salirà al 3,1% contro il 3% del 2017.
E’ il progresso, la storia ce lo insegna: indietro non si torna.
L'andamento dei mercati.
E' necessario sfatare un mito e mettere in chiaro una cosa: il Pil mondiale è una linea crescente.
E’ così che dobbiamo immaginare l’andamento dell’economia globale.
Se consideriamo gli ultimi 20 anni, notiamo che la crescita del Pil mondiale ha visto un’unica flessione, quella registrata durante la crisi del 2009.
Questo significa che le contingenze non frenano la crescita: l’Inghilterra e la Brexit, il rallentamento nella crescita dei Paesi Emergenti, le difficoltà del Portogallo e della Grecia che molti hanno temuto poter minare la tenuta del sistema economico europeo, le Banche Centrali con la riduzione del Quantitative Easing, la crisi del sistema bancario come ostacolo alla produttività delle aziende.
Ma la crescita mondiale non si ferma.
L’Italia è solo il 2,5% del Pil mondiale, e non dobbiamo limitarci ad osservare solamente quello che accade intorno a noi.
E’ invece importante alzare lo sguardo per renderci conto che pur di fronte a un ostacolo che condiziona negativamente un Paese, da un’altra parte del pianeta nascono nuovi stimoli che alimentano lo sviluppo di altri.
E guardando al futuro, la Banca Mondiale ha appena alzato le stime per l’anno in corso, stabilendo che nel 2018 la crescita economica globale salirà al 3,1% contro il 3% del 2017.
E’ il progresso, la storia ce lo insegna: indietro non si torna.
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