Difendersi dalle emozioni


Brevi cenni sull'esperienza emotiva e sulla dissociazione alla base di molti disturbi psichici
Difendersi dalle emozioni
Le emozioni, cosa sono? Ci sembrano un’entità astratta, inafferrabile, eppure esistono. Gioia, tristezza, paura sono solo alcune, sono i nomi con cui le indichiamo.
Che significa però provare paura, gioia o dolore?

L’esperienza emotiva attiva i sistemi motivazionali (attaccamento, sessualità, difesa, competizione ecc), il nostro corpo si modifica (ad esempio nella paura si ha accelerazione cardiaca, contrazione dei muscoli per l’azione di attacco o fuga), si hanno delle manifestazioni oggettive che ci permettono di riconoscerle. Questa è la fenomenologia delle emozioni.
Accanto all’aspetto oggettivo, c’è quello soggettivo delle emozioni, costituito dalla consapevolezza dell’emozione provata, da cui nasce l’attribuzione del loro significato, che si apprende nelle esperienze di vita, soprattutto nelle relazioni di attaccamento.

Certe esperienze nelle relazioni di attaccamento possono portare a sviluppare convinzioni e aspettative che orienteranno il nostro comportamento e le nostre relazioni con gli altri. Ad esempio se nelle esperienze di ricerca di vicinanza e sintonia si riceve ripetutamente frustrazione si può maturare la convinzione che non "sia buono richiedere vicinanza", che "non si merita" , che "non ci si può fidare degli altri" ecc. A loro volta queste convinzioni generano malessere e per gestire questo vissuto si agiscono comportamenti e strategie disfunzionali.
Queste esperienze "traumatiche" fanno attribuire un significato distorto alle emozioni e creano le basi per una regolazione non funzionale dell’esperienza emotiva, cosi alcuni vissuti emotivi diventano difficili da gestire e tollerare.

L’emozione che non ha trovato il giusto accoglimento non viene riconosciuta e non accede alla nostra consapevolezza.
Questo fenomeno prende il nome di dissociazione, e recenti studi clinici lo riscontrano alla base di molte psicopatologie. Lo spettro che va dai comportamenti difensivi alla psicopatologia è molto ampio, ma i fenomeni dissociativi sono molto più frequenti di quanto non immaginiamo. Pensiamo semplicemente a quei nostri comportamenti o reazioni mettiamo in atto per difenderci da certe emozioni (Comportamenti compulsivi, pensieri ossessivi, sbalzi d'umore, rabbia). E’ come se indossassimo delle corazze per evitare ulteriori delusioni.

Queste corazze ci servono perché ci proteggono, ma tali difese hanno un caro prezzo. L’emozione ha il suo processo e non riconosciuta, può manifestarsi prendendo come bersaglio il nostro corpo (disturbi psicosomatici) noi stessi (idee preconcette su noi stessi "Non valgo") o fattori esterni lontani dalla causa originaria, fino ad arrivare ad essere la base di disturbi psichici anche seri (Ansia, Depressione, Dipendenze, Disturbi di Personalità).

Cosa fare quando ci sentiamo confusi, alienati, distaccati da quello che ci accade? Quando ci troviamo imbrigliati in comportamenti o pensieri rigidi o ossessivi?
Sarebbe utile, prima di tutto fermarsi e provare ad ascoltarsi. Nei casi piu’ seri è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta. A partire dal sintomo manifesto, il percorso psicoterapeutico permetterà, con la condivisione e la relazione di fiducia, di accedere all’esperienza emotiva negata. Sarà, cosi, possibile rielaborare questa esperienza, accettarla come parte della propria identità e darle un significato diverso.

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di Dr.ssa Marzia Dileo

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