Il legno nelle case
La tecnologia offre nuove materie che hanno incredibilie resistenza, pulizia, durevolezza...ma il contatto con la Natura?
La tecnologia ci permette di lavorare nuove materie, materie che hanno incredibili caratteristiche, resistenza, pulizia, durevolezza, materie che in qualche modo vanno a sostituire ciò che la natura ci regala da sempre e che da sempre contribuiscono a rendere viva la nostra casa.
Nascono oggi pavimenti in linoleum, così come pavimenti in gres porcellanato decorati come fossero legno. La plastica ha sostituito l’interno dei mobili, film di metacrilato le foglie di legno che li rivestivano. Sembra tutto perfetto, non avremo più problemi di pulizia, di segni, risparmieremo sull’acquisto e la nostra casa sarà sempre perfetta, si...forse...ma....sarà una casa priva di vita.
E così forse, un giorno, ci troveremo incantati ad osservare la meraviglia di un vecchia capriata all’interno di un casolare o percepiremo lo stupore nei nostri occhi nel vedere un pavimento di legno disegnato dal tempo, una credenza dai bordi consumati, una vecchia scala incavata dal continuo passaggio delle persone e ci domanderemo: "che cosa li rende così unici?"
La risposta è semplicissima: "LA VITA".
Si perché il legno vive, fino a quando non lo rendiamo segatura o cenere lui vive, fino ad allora lui vive e, come la pelle di un vecchio marinaio bruciata dal sole e dal sale, lui ci racconta la sua vita. Il legno profuma ed ogni legno ha un suo profumo e solo le cose vive profumano di loro, una tavola di legno è solo un figlio di una grande pianta che vive da anni e anni e nessun figlio in natura è identico all’altro, quel figlio sarà solo un pezzo di un pavimento fatto di mille figli, tutti simili ma tutti diversi, quel figlio diventerà un tavolo, una poltrona, tutti figli dei figli di quella pianta e la cosa più meravigliosa è che quel legno non avrà tempo, a differenza di quel marinaio lui continuerà a raccontare la sua storia per secoli e secoli se noi sapremo accudirlo.
Il legno ossida, come la nostra pelle sotto i raggi del sole, è sensibile all’aria ed alla luce, il legno si scalfisce, proprio come la nostra pelle, il legno è sensibile all’acqua, il legno è vivo. È semplicemente questo che lo rende unico. Il mondo corre alla ricerca dell’impossibile, si potrà tentare in mille modi di rendere vero ciò che è finto, vivo ciò che non vive ma niente potrà mai sostituire ciò che la natura ci regala.
Il designer ha imparato l’arte del disegno, l’artigiano l’arte di modellare un legno, insieme hanno creato e creano oggetti senza tempo, oggetti che ancora oggi andiamo a ricercare, qualcuno lo chiama modernariato, qualcuno vintage, se andiamo più indietro nel tempo antiquariato ma se togliamo l’aggettivo che cosa rimane?
Un oggetto che trasmette sensazioni e perché? Perché in lui sentiamo e vediamo la vita, il tempo. Tutto ciò che oggi pensiamo sia un difetto, delicatezza, ossidatura, manutenzione non è altro che tutto ciò che domani ci affascinerà e che continuerà a trasmetterci emozione. Forse la plastica invaderà il nostro mondo, la chimica creerà materiali sempre più simili a quelli naturali ma niente riuscirà mai a farci sentire e sostituire la vita che un legno sarà sempre pronto a donarci. Lui continuerà a farci sentire i suoi profumi, modificherà i toni dei suoi colori, sentiremo il desiderio di camminare su di lui a piedi nudi, o di seguire con la mano le forme dategli dal designer e dall’artigiano, un graffio non lo rovinerà, perché il tempo attenuerà quel graffio, come una cicatrice sulla nostra pelle, spesso ci ritroveremo increduli a guardarlo e ancora a stupirci del fatto che il tempo lo renda sempre più affascinante ma, soprattutto, lui continuerà a darci calore, a rendere la nostra casa viva, a renderla una parte di noi.
Un vestito non è eterno, la stoffa perde colore e consistenza, la moda decide quanto deve vivere, lo acquistiamo conoscendo il suo destino, una casa è il riflesso di ciò che siamo, osservando una casa puoi conoscere chi la abita, sta a noi decidere se sentirla come un vestito o come parte di noi stessi.
Nascono oggi pavimenti in linoleum, così come pavimenti in gres porcellanato decorati come fossero legno. La plastica ha sostituito l’interno dei mobili, film di metacrilato le foglie di legno che li rivestivano. Sembra tutto perfetto, non avremo più problemi di pulizia, di segni, risparmieremo sull’acquisto e la nostra casa sarà sempre perfetta, si...forse...ma....sarà una casa priva di vita.
E così forse, un giorno, ci troveremo incantati ad osservare la meraviglia di un vecchia capriata all’interno di un casolare o percepiremo lo stupore nei nostri occhi nel vedere un pavimento di legno disegnato dal tempo, una credenza dai bordi consumati, una vecchia scala incavata dal continuo passaggio delle persone e ci domanderemo: "che cosa li rende così unici?"
La risposta è semplicissima: "LA VITA".
Si perché il legno vive, fino a quando non lo rendiamo segatura o cenere lui vive, fino ad allora lui vive e, come la pelle di un vecchio marinaio bruciata dal sole e dal sale, lui ci racconta la sua vita. Il legno profuma ed ogni legno ha un suo profumo e solo le cose vive profumano di loro, una tavola di legno è solo un figlio di una grande pianta che vive da anni e anni e nessun figlio in natura è identico all’altro, quel figlio sarà solo un pezzo di un pavimento fatto di mille figli, tutti simili ma tutti diversi, quel figlio diventerà un tavolo, una poltrona, tutti figli dei figli di quella pianta e la cosa più meravigliosa è che quel legno non avrà tempo, a differenza di quel marinaio lui continuerà a raccontare la sua storia per secoli e secoli se noi sapremo accudirlo.
Il legno ossida, come la nostra pelle sotto i raggi del sole, è sensibile all’aria ed alla luce, il legno si scalfisce, proprio come la nostra pelle, il legno è sensibile all’acqua, il legno è vivo. È semplicemente questo che lo rende unico. Il mondo corre alla ricerca dell’impossibile, si potrà tentare in mille modi di rendere vero ciò che è finto, vivo ciò che non vive ma niente potrà mai sostituire ciò che la natura ci regala.
Il designer ha imparato l’arte del disegno, l’artigiano l’arte di modellare un legno, insieme hanno creato e creano oggetti senza tempo, oggetti che ancora oggi andiamo a ricercare, qualcuno lo chiama modernariato, qualcuno vintage, se andiamo più indietro nel tempo antiquariato ma se togliamo l’aggettivo che cosa rimane?
Un oggetto che trasmette sensazioni e perché? Perché in lui sentiamo e vediamo la vita, il tempo. Tutto ciò che oggi pensiamo sia un difetto, delicatezza, ossidatura, manutenzione non è altro che tutto ciò che domani ci affascinerà e che continuerà a trasmetterci emozione. Forse la plastica invaderà il nostro mondo, la chimica creerà materiali sempre più simili a quelli naturali ma niente riuscirà mai a farci sentire e sostituire la vita che un legno sarà sempre pronto a donarci. Lui continuerà a farci sentire i suoi profumi, modificherà i toni dei suoi colori, sentiremo il desiderio di camminare su di lui a piedi nudi, o di seguire con la mano le forme dategli dal designer e dall’artigiano, un graffio non lo rovinerà, perché il tempo attenuerà quel graffio, come una cicatrice sulla nostra pelle, spesso ci ritroveremo increduli a guardarlo e ancora a stupirci del fatto che il tempo lo renda sempre più affascinante ma, soprattutto, lui continuerà a darci calore, a rendere la nostra casa viva, a renderla una parte di noi.
Un vestito non è eterno, la stoffa perde colore e consistenza, la moda decide quanto deve vivere, lo acquistiamo conoscendo il suo destino, una casa è il riflesso di ciò che siamo, osservando una casa puoi conoscere chi la abita, sta a noi decidere se sentirla come un vestito o come parte di noi stessi.
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