Corsi e ricorsi storici
La forza di un solo individuo potrebbe portare il mondo intero ad una situazione imprevedibile
Domani, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, entreranno in vigore i dazi "di Trump" nei confronti delle esportazioni europee.
Vale la pena ripercorrere la storia per cercare di capire quali conseguenze disastrose questa decisione potrebbe causare.
Siamo nel 1929, nel pieno della recessione e Wall Street era appena crollata.
In una situazione, quindi, ben diversa dall' attuale.
In America il senatore Reed Smoot era presidente della Commissione Finanze del Senato.
Lo si poteva considerare, oltre che uomo senza scrupoli e con interessi in molti settori, un economista dilettante.
Smoot era convinto che il crollo di Wall Strett fosse dovuto all'eccesso di importazioni rispetto alla capacità di consumo degli americani.
Cosa fare per restituire all'America i suoi posti di lavoro e il suo benessere? Semplice: introdurre dazi e protezionismo.
Il senatore repubblicano riuscì a varare nel 1930 il famoso Smoot-Hawley Tarif Act, nonostante il parere contrario di oltre millanta economisti.
Alla Casa Bianca c'è era Hoover che aveva basato la sua campagna elettorale sulla promessa di proteggere gli interessi degli agricoltori americani, alzando i dazi sulle importazioni di prodotti agricoli
Ovviamente il resto del mondo non rimase inerte.
I primi a reagire furono i canadesi, seguiti dalle nazioni europee.
La conseguenza fu che tra il 1929 ed il 1932 il commercio mondiale crollò del 66%.
Tali scelte non ebbero neppure un ritorno sociale positivo.
La disoccupazione toccò nel 1933 un impressionante 25%.
A tale catastrofe pose rimedio F.D. Roosvelt nel 1934 che introdusse accordi bilaterali.
Ovviamente Smoot perse la poltrona di senatore ma non ammise mai i suoi errori.
Il resto è l'evoluzione della storia recente che attraverso numerosi passaggi ha portato alla creazione, nel 1995 del Wto - Organizzazione Mondiale del Commercio che si è posto come obiettivo l'abolizione o perlomeno la riduzione dei dazi doganali.
Quante sono le similitudini rispetto alla situazione attuale?
Anche Trump ha basato la sua campagna elettorale su slogan protezionistici.
Recentemente ha deciso di tassare acciao e alluminio.
Per ora, nota positiva, si è concentrato solo sulla Cina.
Speriamo di non andare oltre.
Le similitudini con il passato sono veramente molte.
E domani è il 1 maggio.
Vale la pena ripercorrere la storia per cercare di capire quali conseguenze disastrose questa decisione potrebbe causare.
Siamo nel 1929, nel pieno della recessione e Wall Street era appena crollata.
In una situazione, quindi, ben diversa dall' attuale.
In America il senatore Reed Smoot era presidente della Commissione Finanze del Senato.
Lo si poteva considerare, oltre che uomo senza scrupoli e con interessi in molti settori, un economista dilettante.
Smoot era convinto che il crollo di Wall Strett fosse dovuto all'eccesso di importazioni rispetto alla capacità di consumo degli americani.
Cosa fare per restituire all'America i suoi posti di lavoro e il suo benessere? Semplice: introdurre dazi e protezionismo.
Il senatore repubblicano riuscì a varare nel 1930 il famoso Smoot-Hawley Tarif Act, nonostante il parere contrario di oltre millanta economisti.
Alla Casa Bianca c'è era Hoover che aveva basato la sua campagna elettorale sulla promessa di proteggere gli interessi degli agricoltori americani, alzando i dazi sulle importazioni di prodotti agricoli
Ovviamente il resto del mondo non rimase inerte.
I primi a reagire furono i canadesi, seguiti dalle nazioni europee.
La conseguenza fu che tra il 1929 ed il 1932 il commercio mondiale crollò del 66%.
Tali scelte non ebbero neppure un ritorno sociale positivo.
La disoccupazione toccò nel 1933 un impressionante 25%.
A tale catastrofe pose rimedio F.D. Roosvelt nel 1934 che introdusse accordi bilaterali.
Ovviamente Smoot perse la poltrona di senatore ma non ammise mai i suoi errori.
Il resto è l'evoluzione della storia recente che attraverso numerosi passaggi ha portato alla creazione, nel 1995 del Wto - Organizzazione Mondiale del Commercio che si è posto come obiettivo l'abolizione o perlomeno la riduzione dei dazi doganali.
Quante sono le similitudini rispetto alla situazione attuale?
Anche Trump ha basato la sua campagna elettorale su slogan protezionistici.
Recentemente ha deciso di tassare acciao e alluminio.
Per ora, nota positiva, si è concentrato solo sulla Cina.
Speriamo di non andare oltre.
Le similitudini con il passato sono veramente molte.
E domani è il 1 maggio.
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