Le incognite politiche e la volatilità della borsa


Caos politico e borse nervose: Italia e Spagna sull'otto volante
Le incognite politiche e la volatilità della borsa
Chi oggi dovesse controllare l'andamento delle quotazioni dei propri fondi italiani e PIR avrebbe un sobbalzo, soprattutto se non ha controllato cosa abbia fatto la Borsa italiana nelle ultime due settimane, preso dalle vicissitudini sulla nascita del nuovo Governo Italiano.
La prima premessa che voglio fare è che fino al 15/5 la Borsa italiana era una delle più remunerative nel 2018 con una performance vicina al 7% da inizio anno. Tra tutti i fondi/sicav azionario Italia/PIR che sono abituato a collocare, la performance di inizio anno era decisamente positiva.
Poi con il balletto del Governo Conte, l'andata e il ritorno di Cottarelli e ora con la nomina ancora del Prof. Conte il mercato ha subito un colpo importante. Non voglio sindacare sulla vicenda politica che tanto ognuno si farà fatto il suo pensiero personale e, soprattutto, non è il mio ruolo.
I mercati hanno traballato per le voci di ItalExit, dall'euro e le successive risposte un po' ambigue che sono venute fuori da alcuni esponenti che facevano parte dell'entourage dei partiti che stanno formando l'alleanza di Governo. In sostanza la Borsa italiana ha perso l'11% e lo spread tra Titoli di stato italiani e Bund tedeschi è balzato da 120 a 320.
Ora, stante la chiusura delle trattative, la ritrattazione di voler in alcun modo abbandonare l'euro, la conferma che nessuno vuol lasciare la Ue né l'alleanza Atlantica e che nessuno vuol mettere in discussione 70 anni di alleanze politiche, sembra essere tornata la calma piatta sui mercati.
Lo spread sta rientrando e anche la Banca d'Italia ha confermato che l'Italia sta vivendo il momento di maggior crescita degli ultimi 10 anni. Quindi oggi la Borsa sale del 2,5% circa in una controcorrezione.
Considerati quindi, gli ottimi fondamentali delle aziende italiane che hanno dichiarato una quantità pazzesca di utili negli ultimi mesi (il doppio delle aziende europee) e visto che prima di questa crisetta "l'azionario Italia" era considerato uno dei must di questo 2018, vista la ritrattazione di certe dichiarazioni che avevano instillato inutili dubbi nei mercati, ora il mercato italiano è tornato ad essere molto attraente per chi voglia approfittare di questo movimento. Il primo step avrà l'obiettivo di tornare al livello di 15 giorni fa a recuperare quanto lasciato per strada e poi dovremmo ulteriormente continuare sulla strada di una buona crescita dei corsi azionari.

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di Roberto Galasso

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