Pianificazione Patrimoniale


Creazione e Protezione del Risparmio
Pianificazione Patrimoniale
Nel nostro paese, le conoscenze in materia finanziaria sono ancora alquanto scarse, anche su temi molto semplici.
Spesso, parlando con i nostri clienti, notiamo un po’ di confusione nell’approccio a questa materia, e anche reticenza nell’esporre i loro bisogni, i loro obiettivi di vita ed un eventuale altro patrimonio.
La linea della vita ci aiuta a collocare nel tempo le tappe più significative che possiamo e che vogliamo raggiungere nella nostra vita mentre la piramide dei bisogni, simbolo del nostro modo di fare consulenza, ci indica in che modo pianificare ed allocare le nostre risorse finanziarie, in relazione alle nostre necessità e partendo dalla PROTEZIONE fino all’EXTRA RENDIMENTO.

Protezione
Purtroppo, nella vita ci sono eventi che non possiamo prevedere, se e quando succederanno. La consapevolezza che possano accadere, ci dà la possibilità di "metterci al riparo", attraverso strumenti dedicati e tutelare noi stessi e la nostra famiglia.
Liquidità
E’ la parte di denaro che si tiene a disposizione su conti correnti per le necessità quotidiane o di breve termine.
Riserva
La riserva invece, sono i nostri risparmi allocati in strumenti finanziari conservativi o prudenti, e, messi in un "cassetto", che sarà aperto solo in casi di emergenza.

Un cenno particolare riguarda la PREVIDENZA. Negli anni ’50, dopo la seconda guerra mondiale, l’Italia era un paese con tanti giovani e pochi anziani, era un paese in ricostruzione e in crescita.
Dopo sessant’anni la situazione è nettamente cambiata con una forte contrazione del numero di giovani ed un allargamento della popolazione nella fascia dai 40 ai 70 anni.
La speranza di vita è aumentata, la scienza e la medicina hanno fatto passi da gigante migliorando nettamente il nostro modo di vivere. Nonostante questo, l’indice di natalità, in Italia, è in calo dal 2008 e questo diventerà un problema nei prossimi anni. Si prevede che nel 2050 la fascia di popolazione più numerosa sarà dai 45 agli 80 anni, con la naturale conseguenza di una maggiore richiesta di servizi sociali e di welfare.
Con un sistema previdenziale in rosso, diventa sempre più importante affidarsi a un sistema di previdenza complementare per mantenere costante il tenore di vita e che riserva diversi benefici a livello fiscale.
L’orizzonte temporale è un aspetto fondamentale quando si decide di investire, l’errore che spesso si commette è quello di avere investimenti non in linea con il proprio orizzonte temporale. Un esempio banale è quello di investire a breve in maniera ripetuta quando il proprio orizzonte temporale sarebbe a lungo termine: classico errore di chi lascia i soldi su un conto corrente o su un deposito per tanti anni durante i quali effettua investimenti a breve, a discapito di un maggiore guadagno che si sarebbe potuto ottenere con un investimento a lungo termine, anche grazie al suo rendimento composto.
Pertanto, dobbiamo valutare bene le nostre scelte, e agire di conseguenza.

Gli investimenti o l’extra rendimento non hanno tutti lo stesso grado di rischio. Attraverso il questionario di profilatura, introdotto dalle normative MIFID 1 e MIFID 2, volute dalla Consob, il consulente o l’intermediario finanziario, sono obbligati a valutare le conoscenze in materia finanziaria dei loro clienti, per consigliare loro strumenti finanziari di investimento adatti ai loro bisogni, e rispondenti alla loro propensione al rischio. Ciò che è comunque fondamentale, è diversificare gli strumenti di investimento. Concentrare tutta la ricchezza finanziaria in un unico investimento o in due investimenti, aumenta il grado di rischio del portafoglio stesso, perché se ci fosse un tracollo di uno dei due, o di entrambi, si perderebbe il 50% del patrimonio, o addirittura il 100%. E’ importantissimo quindi pianificare, e distribuire le nostre risorse in diversi «panieri», più o meno
tranquilli; più la diversificazione sarà ampia, meno sarà il grado di rischio a cui potrebbe essere sottoposto il nostro portafoglio.
Nel caso in cui non si avessero abbastanza risorse per raggiungere i propri obiettivi, si può ricorrere all’indebitamento tramite un finanziamento o un mutuo nel caso di acquisto o ristrutturazione della casa, facendo le dovute valutazioni in merito al tasso fisso o variabile, alla durata, alla sostenibilità del debito nel tempo.

Ci sono numerosi errori che vengono commessi dal risparmiatore, io ne citerò due che ritengo fondamentali: PROCRASTINARE LE DECISIONI e IL FAI DA TE.
Rimandare continuamente le decisioni nel tempo potrebbe causare, oltre che situazioni di ansia anche perdite a livello economico.
Il "fai da te", purtroppo, è un’abitudine ancora esistente tra i risparmiatori: "il mio amico ha investito nel titolo "pincopallino" e ha guadagnato tantissimo: voglio investire anch’io in pincopallino" oppure "mia cugina mi ha riferito che l’amico dello zio, che lavora in banca ha detto che questo investimento fa guadagnare molto".
Ecco degli esempi molto reali del comportamento di ancora troppe persone che si affidano al "fai da te".
Se non stiamo bene andiamo dal medico, se dobbiamo curare e sistemare i denti andiamo dal dentista, se dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi ci rivolgiamo al commercialista. Perché per i nostri risparmi, che sono molto importanti, utilizziamo il fai da te?
Un proverbio dice: chi fa da sé fa per tre, e un altro risponde: l’unione fa la forza.
Ecco quindi la necessità di un consulente, di una persona, che sia costantemente aggiornata sui mercati finanziari, per poter meglio consigliare ai suoi assistiti lo strumento migliore a seconda dei bisogni e degli obiettivi stabiliti con la pianificazione fatta con il consulente.

Chi è allora il consulente? ...E’ colui che il cliente ha scelto come guida e compagno...per un futuro sereno.

Articolo del:


di Maria Gabriella Chiesa

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