Le PMI sono pronte per i Big Data?


Come cambieranno i processi decisionali con l’utilizzo dei Big Data
Le PMI sono pronte per i Big Data?
Le Criticità legate al non corretto utilizzo dei Sistemi Informativi Aziendali
Nelle PMI i software amministrativo/gestionali, più che essere intesi come sistemi da cui attingere informazioni preziose, assolvono alla mera funzione di archiviazione di dati che verranno "rispolverati" solo in caso di verifiche esterne (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate ecc.). Accade poi che i diversi sistemi in essere non si parlino tra loro, e quindi lo stesso dato viene inserito manualmente più di una volta, aumentando notevolmente il rischio di errori. Inoltre il reparto amministrativo, quasi sempre per mancanza di una organizzazione adeguata, dedica molto tempo alla preparazione del dato e poco all’analisi di esso, con la conseguenza che i processi di reporting nelle PMI riguardano solo il passato e non permettono di effettuare previsioni.

I Cambiamenti provocati dai Big Data nei Processi Decisionali delle PMI
L’utilizzo dei cosiddetti Big Data per le PMI porta con sé una rivoluzione di portata storica: la modifica del processo decisionale. Fino ad ora nelle PMI ci si è affidati prevalentemente all’intuito e all’esperienza dell’imprenditore, che solo in rari casi venivano affiancati da valutazioni di tipo economico-finanziario. Adottare quindi un processo decisionale basato sui numeri e quindi di tipo "qualitativo", rappresenta un cambiamento culturale profondo e per certi versi problematico. Occorre definire delle regole affinché i dati provenienti dal sistema siano a disposizione non solo dell’imprenditore, ma anche di chi partecipa alle decisioni aziendali, il quale a sua volta dovrà essere in grado di effettuare analisi e di interagire con l’analista. Ciò presuppone un "upgrade" anche da parte dei responsabili di funzione, che devono trasformarsi da semplici esecutori in veri e propri manager. Il passaggio verso un sistema decisionale di questo genere presuppone l’instaurarsi di un clima di fiducia fra tutti i suoi protagonisti (dalle persone agli strumenti). I grandi cambiamenti che sono intervenuti a livello tecnologico hanno portato alla creazione di un’enorme quantità di dati, non tutti necessari al business dell’impresa. Da qui la necessità di dotarsi di particolari competenze per filtrare e analizzare i dati. Per convertire le indicazioni provenienti dai Big Data in un vantaggio competitivo occorrono quindi mettere in opera dei cambiamenti che le PMI difficilmente sono in grado di affrontare e gestire. Prima quindi di pensare ai Big Data conviene forse fare una riflessione su come sfruttare meglio l’enorme massa di dati che già si trovano negli archivi informatici delle Piccole e Medie Imprese, partendo da alcune semplici regole:

1. unicità della fonte
2. attendibilità della stessa
3. formazione continua per il personale coinvolto

Riguardo il primo punto, è fondamentale che le imprese inizino a creare un deposito dei dati unico che rappresenti la sola fonte autorizzata dell’azienda.
Riguardo il secondo punto, in un progetto di cambiamento come quello qui descritto è inevitabile un certo grado di tolleranza e quindi accettare, almeno inizialmente, che il dato fornito non soddisfi appieno il fabbisogno informativo. Man mano che si andrà avanti i processi di raccolta e generazione dei report inevitabilmente miglioreranno.
Riguardo il terzo punto, preme sottolineare che, a differenza del passato, sarà richiesto al personale coinvolto un adeguato grado di preparazione non solo "tecnico" ma anche "tecnologico".

G&G Consulting: la nostra consulenza per le PMI
Noi professionisti di G&G Consulting assistiamo le PMI tramite un costante supporto consulenziale e formativo, teso a far meglio identificare i principali dati strategici aziendali dopo un’opportuna analisi tesa a verificare anche la veridicità e l’accuratezza dei sistemi informativi presenti in azienda. Inoltre offriamo anche una formazione continua delle persone preposte alla gestione dei Big Data, verificando non solo il loro grado di preparazione ma anche la loro capacità di estrarre solo le informazioni significative e di saperle veicolare ai soggetti preposti a prendere le decisioni.

Articolo del:


di Dott. Andrea Giannini

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse