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La violenza sessuale e l'attenuante del fatto di minore gravità


Con la sent. 21255/22, la Cassazione ha ribadito che l’attenuante ex art. 609 c.3 c.p. va applicata tenendo conto della valutazione globale del fatto oggetto di reato
La violenza sessuale e l'attenuante del fatto di minore gravità

L’art. 609-bis c.p. (Violenza sessuale) al terzo comma prevede una riduzione della pena non eccedente i due terzi nei casi di minore gravità del fatto, esclusi i casi di violenza sessuale di gruppo.

Ma quando un caso è ritenuto di minore gravità? Tante le teorie che negli anni hanno impegnato sia la dottrina che la giurisprudenza di legittimità.

L’orientamento della Corte di Cassazione (Cass. pen. n. 23913/14, n. 6623/13, n. 18662/13; n. 5169/15) è granitico nell’affermare che: “ai fini della configurabilità della diminuente in esame, deve farsi riferimento ad una valutazione globale della vicenda, nella quale assumono rilievo i mezzi, le modalità esecutive, il grado di coartazione esercitato sulla vittima, le condizioni fisiche e mentali di questa, le sue caratteristiche psicologiche in relazione all'età, così da potere ritenere che la libertà sessuale della persona offesa sia stata compressa in maniera non grave, e che il danno arrecato alla stessa, anche in termini psichici, sia stato significativamente contenuto.

Dal predetto dictum emerge chiaramente la ferma inclinazione della Suprema Corte ad abbandonare l’impostazione ante riforma 1996 che basava le proprie decisioni sulla bipartizione tra atti penetrativi/non penetrativi per l’applicabilità dell’attenuante di cui al comma 3 dell’art. 609-bis c.p.. Di contro, ai fini dell’applicabilità della predetta attenuante non è sufficiente l’assenza della penetrazione sessuale della vittima, ma sarà indispensabile valutare tutti gli elementi del caso concreto che hanno inciso sulla libertà sessuale del soggetto passivo quali l’intensità della violenza e minaccia utilizzati dal reo e le condizioni psico-fisiche della vittima.

In definitiva, la valutazione dell’applicabilità dell’attenuante del fatto di minore gravità è inscindibilmente collegata all’impatto che l’azione delittuosa ha avuto sulla vittima, indipendentemente dall’avvenuta penetrazione.
 

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