Accertamento fiscale anche al dipendente


L’Agenzia delle Entrate può notificare avvisi di accertamento al dipendente se le spese da lui sostenute sono superiori alle entrate dichiarate
Accertamento fiscale anche al dipendente

Anche il dipendente può evadere. Potrebbe essere più difficile, ma non impossibile. Per questo l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli ed emettere avvisi di accertamento anche a carico di lavoratori dipendenti.

Nel mirino del fisco, dunque, finiscono anche i lavoratori con busta paga e non solo le imprese e i liberi professionisti. Il controllo e le verifiche fiscali scattano nel momento in cui si rilevano discrepanze tra le entrate e le uscite.

Se il lavoratore dipendente ha un tenore di vita e sostiene spese più elevate rispetto a quelle che potrebbe teoricamente permettersi in base all’ammontare del suo stipendio o salario annuo, allora deve dimostrare al fisco la provenienze delle maggiori entrate per sostenere le uscite.

Se il fisco suppone una maggiore capacità reddituale rispetto a quella riscontrata dalla dichiarazione dei reddito, presupponendo ad esempio lavori extra in nero rispetto al lavoro dipendente, allora può emettere un avviso di accertamento con la conseguenza che l’onere della prova è a carico del dipendente.

Il tipo di accertamento che l’Agenzia delle Entrate può compiere è quello definito "sintetico", destinato esclusivamente alle persone fisiche con riferimento alle imposte sui redditi. E’ disciplinato dall’art. 38, commi 4 e 5 del D.P.R. 600/1973 (così come è stato modificato dal Dl n. 78/2010) e prevede che "l'ufficio (...) puo' sempre determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d'imposta (...)".E inoltre "La determinazione sintetica puo' essere altresi' fondata sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacita' contributiva individuato mediante l'analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell'area territoriale di appartenenza (...)".

Unica condizione: il reddito complessivo posto sotto la lente di ingrandimento deve eccedere di almeno un quinto quello dichiarato dal contribuente sospetto.

Per evitare di vedersi notificare ingiustamente un avviso di accertamento da dover poi contestare, è meglio farsi consigliare preventivamente da un esperto in materia. E’ il caso, ad esempio, di chi ha ottenuto donazioni oppure di chi utilizza in parte anche il reddito di altri componenti familiari.

Articolo del: