Acquisti online: il decalogo dell’Antitrust


L’Agcm diffonde le regole per navigare e acquistare in sicurezza in internet in linea con la normativa europea
Acquisti online: il decalogo dell’Antitrust

Ormai con un click è possibile fare di tutto: informarsi, divertirsi e fare acquisti!
Nell’era dell’informazione e del World Wide Web (il noto www) sempre più persone si affidano alla grande Rete per soddisfare i propri bisogni. Senza varcare la soglia di casa, è possibile effettuare acquisti di beni e oggetti appartenenti ai più svariati generi merceologici: da un capo di moda a un libro, da un giocattolo ai beni alimentari. L’e-commerce ha spopolato, proprio grazie ai suoi notevoli vantaggi, ma come in tutti gli ambiti, anche in questo ci sono delle insidie a cui prestare attenzione.
L’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha voluto stilare un decalogo di regole da seguire per navigare in tutta tranquillità ad appannaggio e a tutela dei consumatori. Eccone alcuni estratti:
1) Stop a spese e costi nascosti su internet
I consumatori saranno protetti dalle "trappole dei costi" su internet, incluse le situazioni in cui i truffatori si fanno pagare con l'inganno per servizi cosiddetti "gratuiti". Da adesso in poi, i consumatori dovranno confermare esplicitamente di aver capito che il servizio è a pagamento.
2) Maggiore trasparenza dei prezzi
I venditori dovranno indicare chiaramente il costo totale del prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli acquirenti online non dovranno pagare spese o altri costi se non ne sono stati adeguatamente informati prima di effettuare l'ordine.
3) Divieto delle caselle preselezionate sui siti web
Quando si fanno acquisti online è possibile che vengano offerte opzioni supplementari. Questi servizi supplementari possono essere offerti mediante le cosiddette "caselle preselezionate". Attualmente i consumatori sono spesso costretti a deselezionare queste caselle se non desiderano i servizi supplementari. Con la nuova legge europea in vigore in Italia, le caselle preselezionate sono vietate in tutta l'UE.
4) 14 giorni per cambiare idea su un acquisto fatto anche on line
Il periodo durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto di acquisto è portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette finora prescritti dalla normativa dell'UE). I consumatori possono restituire le merci per qualunque ragione, se cambiano idea.
5) Maggiori diritti di rimborso
I commercianti sono tenuti a rimborsare i consumatori per il prodotto entro 14 giorni dal recesso. Il rimborso deve coprire anche le spese di consegna. &
6) Introduzione di un modulo di recesso standard per l'intera UE
I consumatori possono disporre di un modulo di recesso standard che potranno usare (senza essere obbligati a farlo) se, avendo cambiato idea, desiderano recedere da un contratto concluso a distanza o a domicilio. Ciò renderà più facile e rapido il recesso se il contratto è stato concluso nell'UE.
7) Eliminazione di sovrattasse per l'uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica
I commercianti non possono più addebitare ai consumatori costi supplementari per i pagamenti con carta di credito (o altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti per offrire tale opzione di pagamento. I commercianti che mettono a disposizione linee telefoniche di assistenza, su cui i clienti possono contattarli relativamente al contratto, non potranno addebitare più dei normali costi telefonici per le telefonate effettuate.
8) Informazioni più chiare su chi sopporta le spese di restituzione delle merci
Se i commercianti intendono far sostenere ai clienti i costi di resa delle merci in caso di ripensamento, essi devono informarne chiaramente e preventivamente i consumatori, altrimenti tali costi rimarranno a loro carico.
9) Più tutele per i consumatori negli acquisti digitali
Anche le informazioni sui contenuti digitali devono essere più chiare, comprese quelle relative alla compatibilità con hardware e software e all'applicazione di eventuali sistemi tecnici di protezione - che ad esempio limitino il diritto del consumatore di fare copie del contenuto. I consumatori hanno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti digitali, come i download di musica o di video, ma solo fino a quando ha inizio l'effettivo processo di download.
10) Più tutele e norme comuni anche per le imprese
Tra queste figurano:
- un unico gruppo di norme fondamentali per i contratti a distanza e per i contratti conclusi al di fuori dei punti vendita nell'Unione europea, che creino eque condizioni di concorrenza e riducano i costi delle operazioni per i commercianti transfrontalieri, specialmente nel caso delle vendite via internet;
- moduli standard che faciliteranno l'attività delle imprese: un modulo da compilare contenente le informazioni obbligatorie sul diritto di recesso;
- norme specifiche previste per le piccole imprese e le imprese artigiane
. Non vi sarà diritto di recesso nel caso di riparazioni urgenti e di lavori di manutenzione.

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